Il Presidente ha voluto precisare i piani e le prospettive della società giallorossa: nessun legame con Di Mascio. La squadra sarà presto completata con te innesti nel reparto avanzato. Escluso il ritorno di Arturo Di Napoli
Al termine della partita il Presidente Piero Santarelli ha voluto incontrare i giornalisti presenti per un saluto. Non sono ovviamente mancate le domande per il nuovo numero uno dell’Acr Messina.
“Non sono un esperto di calcio – ha precisato Santarelli – semplicemente mi piace e basta. Ho provato ad acquistare altre squadre prima, ma le operazioni non sono andate a buon fine: ovviamente non sono qui per ripiego e non ho scelto Messina perché credo che la città possa essere appetibile per le mie attività e per i miei interessi personali. Sono stato contattato quindici giorni fa da Beppe Accardi, che mi ha proposto l’acquisto della squadra e solo allora ho incontrato Di Mascio”.
Il Presidente ha voluto più volte precisare che non c’è alcun legame con la vecchia società e che il passaggio di proprietà è stato “fatto e firmato lo scorso 30 agosto, davanti a un notaio di Roma”.
“Vogliamo fare bene – ha detto sulle prospettive future dell’Acr – e costruire una società sana, seria e corretta. Credo che lo scetticismo iniziale, vista anche la storia recente di questa società, sia normale, ma ai tifosi chiedo di starci vicino. Tra l’altro, voglio ringraziare pubblicamente quei sostenitori che oggi, dalla collina, hanno incitato a gran voce la squadra. Presto ci incontreremo con il Sindaco, oggi ho ricevuto i suoi migliori auguri”.
Con lui il responsabile dell’area tecnica e suo uomo di fiducia Gianni Magi: “Stiamo lavorando per rendere la squadra competitiva – ha detto – Faremo qualcosa nel reparto avanzato, poi bisognerà lavorare uniti e compatti per fare bene”. Gli acquisti, probabilmente, saranno tre, che si aggiungeranno a Lo Piccolo e Conti e al francese Chovet, che si è da poco svincolato dalla formazione transalpina del Le Havre. Magi ha infine escluso l’eventuale ritorno in giallorosso di Arturo Di Napoli: “Ha già avuto la lettera di svincolo, credo che per fare bene si debba costruire un ambiente totalmente nuovo”.
Antonio Billè
