Chiarella e Capurro chiedono al sindaco se ha concesso l’utilizzo dell’impianto alla società mamertina in attesa dei lavori al Grotta Polifemo. Anche il club nato dal Camaro, che ha rivelato il desiderio di giocare al “Celeste”, potrebbe essere costretto a virare sull’impianto più nuovo. Sarà possibile trovare la sintesi organizzativa?

Questa mattina i consiglieri comunali della maggioranza, Giuseppe Chiarella e Pippo Capurro, hanno scritto al sindaco per conoscere la situazione inerente alla concessione dello Stadio San Filippo al Milazzo, formazione che milita nel campionato di serie D e che non potrà giocare le proprie partite in casa al “Grotta Polifemo” fin quando non verrà adeguato alla normativa vigente.

I due rappresentanti del civico consesso sottolineato come le esigenze dell’Acr Messina sono prioritariamente quelle dell’uso dello stesso impianto. Inoltre si ricorda che nei giorni scorsi si è costituita una nuova società denominata Città di Messina, che ha dichiarato di voler disputare le gare interne al “Giovanni Celeste”, ma che nell’attesa dei lavori propedeutici alla riapertura potrebbe essere costretta a richiedere l’ utilizzo dello Stadio S. Filippo.

Proprio per questo si chiede se corrisponde al vero che l’Amministrazione ha dato la propria autorizzazione all’utilizo dell’impianto a seguito della richiesta del sindaco di Milazzo, Carmelo Pino, e inoltre se il Comune ha predisposto verifiche tecniche e quantificazioni di spesa per rendere agibile anche in modo parziale lo stadio G. Celeste e se questo è stato predisposto, che tipologia d’interventi bisognerà effettuare e i tempi previsti per ultimazione lavori.

Una situazione, quello dell’utilizzo del San Filippo, tutta ancora da decifrare, con il nodo che potrebbe aggrovigliarsi a ridosso della pubblicazione dei calendari, quando si dovrà fare in modo, se tutte e tre le formazioni dovranno giocare nel nuovo stadio messinese, di trovare una difficile sintesi organizzativa. (ER)