I rappresentanti del CdM hanno chiesto di visionare la documentazione amministrativo-contabile, non in possesso dell’advisor Bonavita. Stessa richiesta avanzata dal gruppo legato ad Arturo Di Napoli. Domani atteso l’arrivo dell’amministratore unico, Marcella Chierichella. Intanto da Caserta rimbalza una notizia che avrebbe del clamoroso

Città di Messina-Acr: per il momento trattativa ferma. A comunicarlo è la stessa società presieduta da Elio Conti Nibali, con un comunicato diffuso nel pomeriggio a seguito dell’incontro tra alcuni rappresentanti del club (De Leo, Ruegg, Morgante) e l’advisor Roberto Bonavita. Nel corso della riunione è stata confermata l’intenzione dei vertici del CdM di acquisire la totalità delle quote dell’Acr Messina srl. Il “blocco” si è però concretizzato sulla richiesta di esaminare la documentazione amministrativo-contabile utile a perfezionare l’intesa. L’avvocato Bonavita, non essendo in possesso di alcuna documentazione, perché non messa a disposizione dalla società, ha convenuto sull’impossibilità di continuare la trattativa in assenza di quanto necessario, riservandosi la possibilità di riconvocare un nuovo incontro quando sarà in condizione di esibire quanto richiesto.

Dunque al momento la situazione resta in stand-by, ma bisognerà capire quale sarà la volontà del presidente Arturo Di Mascio, che ha fissato per domani, martedì 10 agosto, il termine ultimo per la presentazione delle offerte. Proposte di acquisto che effettivamente sono arrivate, ma che sono ovviamente vincolate alla visione dei libri contabili, necessari per avere una visione a 360° dello stato di salute della società. Una richiesta avanzata anche dal gruppo collegato all’attaccante Arturo Di Napoli, che ha presentato ieri un’offerta da 400mila euro per rilevare il sodalizio (esclusi i debiti, secondo una prima analisi ammontabili a circa 250mila euro).

Sulla situazione debitoria permangono i principali dubbi anche del gruppo legato ad Arturo Di Napoli, che tra le clausole ha inserito proprio l’esclusione dall’offerta dei conti rimasti aperti con calciatori, addetti e fornitori. L’incontro pomeridiano tra i vertici del Città di Messina e Bonavita interessava anche a questa cordata legata alla punta milanese, che nella richiesta di acquisto ha precisato che se il Città di Messina dovesse formulare un’offerta di pari entità, gli imprenditori a lui legati sarebbero pronti a fare un passo indietro. Domani è atteso in città l’arrivo dell’amministratore unico dell’Acr Marcella Chierichella, mentre Bonavita ha chiesto alla proprietà una proroga ai termini per la conclusione delle trattative, in modo da potere chiudere il cerchio dopo i contatti avviati.

Intanto, a proposito di Di Napoli, una clamorosa notizia rimbalza da Caserta, dove da qualche giorno Andrea Pecorelli è stato nominato nuovo Ds della formazione campana. Secondo quanto dichiarato dall’ex dirigente del Messina ad alcuni organi di informazione locale infatti, la punta di Rozzano sarebbe in procinto di cambiare area per trasferirsi proprio alla Casertana. Insieme a Re Artù dovrebbero sbarcare all’ombra della Reggia anche gli ex giallorossi D’Urso, Cervillera e Romeo. I “falchetti”, come il Messina, non hanno beneficiato del ripescaggio per motivazioni similari a quelle che hanno bloccato la pratica in riva allo Stretto. La domanda per ottenere la riammissione in Lega Pro non è stata infatti presentata su consiglio dell’avv. Chiacchio (lo stesso che ha tutelato l’Acr), che avrebbe spinto il presidente, l’imprenditore romano Di Stanislao, a non depositare la pratica incompleta in Federazione perché ciò avrebbe portato certamente ad una bocciatura (in vista della riapertura dei termini, poi non concretizzatasi). Anche in questo caso la lacuna era collegata allo stadio.