L’Atm arruola due consulenti esterni per contabilità e personale, stavolta però c’è il bando

L’Atm si prepara a dare il benvenuto a due esperti esterni in contabilità e gestione del personale. Due consulenze che avranno durata di un anno, due incarichi che in totale costeranno 22 mila euro all’azienda di via La Farina. Non è certo una novità che l’Atm cerchi all’esterno le risorse per coprire determinati ambiti di competenze in cui servono specifici requisiti che evidentemente mancano all’interno, sono lunghi gli elenchi dei professionisti che negli anni hanno collezionato incarichi e consulenze. La differenza rispetto al passato è che questa volta la selezione avverrà sulla base di un bando pubblico redatto dall’azienda, a differenza del passato quando la consuetudine era l’affidamento su base “fiduciaria”. Una prassi che nei mesi scorsi aveva negativamente attirato anche l’attenzione dell’ispettore inviato dal Ministero dell’Economie per fare la radiografia all’azienda messinese. E’ un altro passo di quel percorso di cambiamento e di ripristino delle regole che il commissario Domenico Manna sta cercando di portare avanti, un passaggio che sicuramente servirà a ripristinare regole chiare, certe e limpide.

I due bandi di selezione sono stati pubblicati lo scorso 21 marzo, dopo un atto di interpello interno a cui però non aveva risposto nessuno, e puntano ad individuare un esperto in materia di consulenza contabile, gestione amministrativa e fiscale e un esperto in consulenza del lavoro, gestione del personale e paghe. I termini per la presentazione delle domande si sono chiusi ieri e la selezione avverrà sulla base dei titoli posseduti. Due domande sono state presentate per il primo incarico, una sola per il secondo, adesso una commissione si occuperà di esaminare le istanze.

Il consulente contabile avrà un compenso di 14 mila euro oltre Iva e Cassa di previdenza ed eventuali spese sostenute, documentate e preventivamente autorizzate dall'Organo amministrativo. Dovrà collaborare alla gestione amministrativa a supporto del C.d.A., che resta l'unica figura a poter prendere decisioni in merito; fornire consulenza continuativa contabile e fiscale e assistenza alla predisposizione dei Bilanci sia consuntivo sia preventivo; predisporre e trasmettere tutte le dichiarazioni fiscali; presenziare ad eventuali riunioni con Enti, Organismi, sindacati, ditte; curare i rapporti con I'Agenzia delle Entrate. Tra i requisiti richiesti: laurea magistrale o vecchio ordinamento in Giurisprudenza, Economia e Commercio, Scienze Economiche o equipollenti; iscrizione presso I'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; esperienza professionale, almeno biennale, maturata nell'ambito di revisione ed amministrazione di aziende sia pubbliche che private.

Il consulente in materia di personale guadagnerà invece 8 mila euro, oltre Iva e Cassa di previdenza ed eventuali spese sostenute. Si dovrà occupare di verifiche degli adempimenti mensili e annuali, applicazione del contratto di lavoro, rapporti con gli istituti previdenziali, assistenza assicurativi, assistenza e consulenza in materia di rapporti di lavoro, rapporti con i sindacati. Anche in questo caso il titolo di studio richiesto è la laurea magistrale o vecchio ordinamento in Giurisprudenza, Economia e Commercio, Scienze Economiche o equipollenti, serve l’iscrizione presso gli Ordini professionali di appartenenza e un’esperienza professionale, almeno biennale, in attività coerenti con quelle inserite nel bando.

I due bandi sono stati predisposti dal Direttore generale facente funzioni Salvatore Cuscinà sulla base del regolamento per gli incarichi esterni varato da Manna lo scorso 30 dicembre. In questi giorni si conosceranno i nomi dei due nuovi esperti, anche se in questi giorni i revisori dei conti di Palazzo Zanca hanno suonato il campanello d’allarme riguardo incarichi e consulenze esterne (vedi articolo correlato). In Atm ciò che è certo che è indiscutibilmente una novità trovare un bando pubblico per incarichi di questo tipo. E, spiegano dall’azienda, ci sarà anche un significativo risparmio, visto che l’ultimo consulente (uno solo) costava circa 40 mila euro annui.

Francesca Stornante