Nuovo Statuto d’Ateneo, a breve la pubblicazione. E il Senato accademico lancia un monito ai “nemici”

Nuovo Statuto d’Ateneo, a breve la pubblicazione. E il Senato accademico lancia un monito ai “nemici”

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Nuovo Statuto d’Ateneo, a breve la pubblicazione. E il Senato accademico lancia un monito ai “nemici”

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mercoledì 02 Maggio 2012 - 14:55

Approvato un documento avente per oggetto “Nuovo Statuto e Cronoprogramma”, in cui i componenti dell’organo di governo, presieduto dal rettore Tomasello , dicono «di operare per spirito di servizio all’Istituzione» e anche molto altro

Ci siamo . Il nuovo corso delle Università italiane è alle porte e anche l’Ateneo peloritano si prepara a vivere una nuova fase della sua secolare storia. Le fondamenta giuridiche delle nuova architettura universitaria saranno costituite dalle norme contenute nel nuovo Statuto d’Ateneo, scritto sulla base della legge 240/2010(cd Riforma Gelmini), adottato da Senato e Consiglio d’amministrazione lo scorso 29 ottobre e recentemente modificato secondo le indicazioni del Miur (vedi articolo correlato).

Stamattina, il Senato accademico è tornato a riunirsi e al termine della seduta ha approvato un documento avente per oggetto “Nuovo Statuto e Cronoprogramma”. Nel testo, che a breve vi proporremo integralmente, i componenti dell’organo di governo, presieduto dal rettore Francesco Tomasello, sottolineano di sentirsi « vincolati, per spirito di servizio all’Istituzione, ai tempi funzionali finalizzati all’attuazione degli adempimenti statutari, senza alcun interesse per le proroghe formali» e sembrano lanciare un monito a quei professori, ricercatori e dipendenti universitari che stanno portando avanti una battaglia legale contro Tomasello e contro tutti i beneficiari della proroga, senza scadenza certa, delle cariche elettive, in quanto considerata illegittima. «E’ da ritenere -scrivono – che non vi sia alcuno in questo Ateneo che voglia assumersi la responsabilità morale di rallentare, per visioni particolaristiche, il cambiamento previsto dallo Statuto».

I senatori sentono avere dalla loro parte la legge e il ministro Profumo, ricordando a tal proposito , in uno dei passaggi del documento, che «agli attuali vertici accademici è assegnata dalla Legge e dal Ministero una gravosa missione, quella di operare per un ordinato passaggio di testimone man mano che si costituiscono i nuovi organi, la cessazione delle Facoltà una volta costituiti i Dipartimenti e le eventuali SIR, dell’attuale Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione una volta sostituiti da quelli determinati dalle complesse tornate elettorali e dalle designazioni delle diverse componenti universitarie ed, infine, il Rettore».

Di seguito il documento integrale approvato dal Senato accademico:

Nuovo Statuto e Cronoprogramma

«Dopo aver adottato definitivamente le modifiche statutarie richieste dal MIUR ai sensi della Legge 240/2010, fra pochi giorni il nuovo Statuto dell’Università di Messina sarà pubblicato sulla GURI e, quindici giorni dopo, entrerà in vigore. Si aprirà, pertanto, entro tempi brevi una pagina nuova per l’Ateneo di Messina come per tutti gli altri Atenei italiani, attraverso procedure complesse di attuazione di numerose nuove regole che disciplineranno la vita universitaria, comprese quelle che presiedono ai rinnovi degli organi accademici.

Sul Cronoprogramma degli adempimenti statutari, il Ministro Profumo ha rilasciato dichiarazioni inequivocabili, che dimostrano la grande attenzione del MIUR al buon andamento di tutte le Università italiane in questa fase di transizione. Agli attuali vertici accademici è assegnata dalla Legge e dal Ministero una gravosa missione, quella di operare per un ordinato passaggio di testimone man mano che si costituiscono i nuovi organi, la cessazione delle Facoltà una volta costituiti i Dipartimenti e le eventuali SIR, dell’attuale Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione una volta sostituiti da quelli determinati dalle complesse tornate elettorali e dalle designazioni delle diverse componenti universitarie ed, infine, il Rettore.

Sulla scorta di tali premesse, gli attuali organi di governo si sentono vincolati, per spirito di servizio all’Istituzione, ai tempi funzionali finalizzati all’attuazione degli adempimenti statutari, senza alcun interesse per le proroghe formali. Nel momento in cui sarà chiusa questa fase e se ne aprirà una nuova, sarà utile, a beneficio della nuova Università di Messina, tracciare un bilancio sociale dell’attuale Amministrazione, delle sue realizzazioni, oltre che delle responsabilità assunte per la crescita e la capacitaà competitiva del Sistema.

In ripetute occasioni, è stata espressa la determinazione a completare questo percorso con grande celerità, con la massima efficienza e la più larga partecipazione possibile. E’ da ritenere che non vi sia alcuno in questo Ateneo che voglia assumersi la responsabilità morale di rallentare, per visioni particolaristiche, il cambiamento previsto dallo Statuto. La comunità accademica ha il dovere di assicurare ai propri studenti una Università pienamente funzionante nelle sue strutture e nella sua architettura complessiva, così come disegnate dalla Legge 240 e dal nuovo Statuto. Se l’Ateneo di Messina non si trovasse pronto ed allineato ai nastri di partenza con la gran parte degli altri, subirebbe un danno irreparabile che non potrebbe recuperare facilmente.

Consapevole di tale onerosa responsabilità, il Senato Accademico, a seguito di una proposta condivisa dei Presidi di Facoltà, approva un Cronoprogramma, esprime, inoltre, il più alto apprezzamento per il lavoro svolto, con dedizione e impegno, dai numerosi componenti dei gruppi di lavoro, docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti, consapevoli della responsabilità delle scelte da operare e della indispensabile tempestività delle stesse».

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