Cantiere Fs a Scaletta e Itala, "serve collegamento diretto con l'A18 o sarà caos"

Cantiere Fs a Scaletta e Itala, “serve collegamento diretto con l’A18 o sarà caos”

Gianluca Santisi

Cantiere Fs a Scaletta e Itala, “serve collegamento diretto con l’A18 o sarà caos”

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sabato 12 Agosto 2023 - 08:25

Raccolto l'allarme dei sindaci, i deputati di Sud chiama Nord hanno chiesto la convocazione di un tavolo tecnico

ITALA – Tra i 30 i 50 mezzi del cantiere del raddoppio ferroviario attraverserebbero ogni giorno la Ss114 tra Itala e Scaletta, mettendo in ginocchio una circolazione stradale già fortemente precaria a causa dell’assenza di una via alternativa come in lungomare. Il grido d’allarme lanciato dai sindaci di Itala, Daniele Laudini, e Scaletta Zanclea, Gianfranco Moschella, è stato raccolto dai deputati di Sud chiama Nord e Sicilia Vera che chiedono la convocazione di un tavolo urgente “per evitare che quanto si sta già verificando lungo la SS 114 assuma dimensioni più preoccupanti e metta a rischio la sicurezza pubblica”. La soluzione prospettata è quella di realizzare due rampe di accesso all’altezza di Itala per immettersi sull’autostrada A18.

“In questo modo – spiegano gli esponenti di Sud chiama Nord e Sicilia Vera – i mezzi diretti al cantiere del raddoppio ferroviario nella tratta Giampilieri Fiumefreddo non interferirebbero con la viabilità dei paesi ionici”. I parlamentari regionali hanno quindi fatto proprie le preoccupazioni del sindaco Laudini e si sono rivolti al presidente della Regione, a Rfi, al ministero dei Traporti, al Cas e al Prefetto di Messina.

“Itala e Scaletta – sottolineano – non dispongono come tutti gli altri comuni della riviera jonica di viabilità alternative, come ad esempio il lungomare. Ecco perché, occorre considerare che la circolazione dei mezzi sul territorio italo-scalettese in occasione dei lavori, stimato in un numero tra i 30 e i 50 mezzi al giorno, si andrebbe a sommare ai mezzi che giornalmente percorrono la Ss114, che già in condizioni di normale viabilità, causano frequentemente intasamenti e blocchi stradali prolungati. La zona dove sorgerebbero le due rampe – concludono – è stata già oggetto di progettazione e studi di settore nello scorso decennio e si trova quasi alla stessa quota della sede autostradale”.

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