Botte da orbi in centro a Milazzo, in sette ai domiciliari

Botte da orbi in centro a Milazzo, in sette ai domiciliari

Alessandra Serio

Botte da orbi in centro a Milazzo, in sette ai domiciliari

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venerdì 26 Febbraio 2016 - 11:24

Due famiglie si sono affrontate in strada per dei vecchi rancori legati ad una causa giudiziaria. La rissa ha coinvolto anche le donne di due famiglie opposte. Una di loro aveva afferrato un mattone, pronta a scagliarlo su un'altra contendente.

E’ servito l’intervento di più di una pattuglia dei Carabinieri per sedare la rissa che ieri si è scatenata in via Regis a Milazzo, dove si sono affrontate due famiglie già una contro l’altra in una contesa giudiziaria, in corso in Tribunale. Alla fine tutto si è concluso con sette fermi per rissa, minacce e lesioni e il ricovero di una parte dei contendenti. Nella battage sono state coinvolte anche alcune donne, che si sono accapigliate con violenza. Una di loro è stata fermata dai militari appena in tempo: stava per scagliare un pesante mattone d’argilla contro una “contendente”.

I militari del Nucleo Radiomobile della cittadina mamertina, agli ordini del Maresciallo Aiutante Rocco Fleres ed agli agenti del locale Commissariato di Polizia, sono intervenuti avvertiti delle urla di due donne, provenienti dalla via del centro cittadino. Con l’intervento dei militari la situazione sembrava essersi calmata. Poi improvvisamente, con “il ritorno” di altri contendenti, che precedentemente si erano allontanati, sotto gli occhi dei Carabinieri, si è accesa la violenza senza esclusione di colpi che ha visto coinvolti 3 uomini e 4 donne.

Nonostante la presenza degli uomini dell’Arma i sette hanno continuato a offendersi e a colpirsi a vicenda, rendendo necessario l’intervento di una pattuglia di Polizia ed un’altra dei carabinieri. Commissariato di PS di Milazzo e un’altra dei Carabinieri della Stazione di Milazzo. E’ arrivata anche un’ambulanza che ha medicato i contendenti, refertati con prognosi tra i 3 e i 7 giorni.

Alla fine tutti e sette sono andati ai domiciliari. Cinque di loro sono già noti alle forze dell’ordine, e cioè Saverio Buta, 52 anni, Francesco Buta (29), Grazia Mazza (48), Tania Tindara Sottile (32), Patrizia Vitale (59), infine una 36 enne di San Filippo del Mela e una cinquantacinquenne di Milazzo.

L'udienza di convalida è stata fissata per oggi pomeriggio. Difendono gli avvocati Diego Lanza, Giuseppe Lo Presti, Alessandro Olivo e Letterio Nastasi.

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