Caro-voli, Gian Marco racconta: "In 8 anni è cambiato tutto. Treno e aereo presto un lusso"

Caro-voli, Gian Marco racconta: “In 8 anni è cambiato tutto. Treno e aereo presto un lusso”

Giuseppe Fontana

Caro-voli, Gian Marco racconta: “In 8 anni è cambiato tutto. Treno e aereo presto un lusso”

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sabato 24 Dicembre 2022 - 13:00

La testimonianza di un giovane messinese trapiantato a Milano, tornato in città prima "grazie allo smart working"

MESSINA – Il dibattito sul caro-voli entra sempre più nel vivo e le testimonianze dei messinesi che tornano a casa per le vacanze sono tante e tutte diverse. Gian Marco De Gregorio vice a Milano ormai da anni e quest’anno, il primo da lavoratore dopo diverso tempo da studente, è tornato in treno. Una questione di costi, ma anche di esigenze di prenotazione diverse, dovute al cambio di prospettiva e di “calendario”, rispetto a quando novembre o dicembre significavano “esami universitari”.

Gian Marco: “Tutto cambiato in peggio”

“Vivo a Milano da quando avevo 18 anni, ora ne ho quasi 26 – racconta Gian Marco -. Quindi vivo da molti anni anche questa situazione, il tornare per le vacanze di Natale per rivedere i parenti. E ho visto anche come nel tempo tutto questo sia cambiato, secondo me in peggio. Le compagnie low cost non sono più low cost, soprattutto nel periodo festivo. Basta portare un bagaglio e l’aumento è dai 30 euro in su: ogni aggiunta è nettamente superiore ai primi anni delle compagnie low cost”.

Le offerte under26 e la possibilità degli studenti di “prenotare prima”

Il racconto di Gian Marco si focalizza sulle offerte riservate ai giovani, che lui stesso ha usato fino allo scorso anno: “Nel corso del tempo, prima con Alitalia e ora con Ita, c’è sempre stata l’offerta per gli under26. Ma il periodo da 5-6 giorni prima di Natale o Pasqua non è mai stato possibile utilizzarla. Quindi non restava che prenotare prima, quando possibile. Io non sono mai tornato oltre il 20 o il 21 di dicembre, ma prenotando almeno un mese e mezzo prima. Da studente, conoscendo in anticipo le date degli esami, potevo programmre i voli per tempo e non ho mai prenotato oltre la prima settimana di novembre per tornare a Natale”.

“Tornato prima grazie allo smart working”

Col cambio di prospettiva, dal mondo universitario a quello lavorativo, Gian Marco ha vissuto una situazione nuova: “Adesso, da lavoratore, ho capito che programmare prima i voli non è più possibile o se lo è mai così tanto prima di Natale. Quest’anno sono stato fortunato e grazie allo smart working sono tornato il 18 dicembre. Già dal 2023, però, non avrò più la possibilità di utilizzare l’offerta giovani. E in realtà non ho potuto farlo nemmeno quest’anno, tant’è che ho scelto di tornare in treno. Ho prenotato un Frecciarossa a metà novembre proprio perché l’offerta giovani sui voli non era già più presente. E i prezzi low cost e Ita, con bagaglio, erano molto simili, sempre oltre i 200 euro. Col treno, Milano-Villa San Giovanni, ho speso 90 euro”.

“Complicato partire in treno”

Solo che il treno, si sa, raddoppia i tempi di viaggio: “Partire in treno da Milano verso Villa San Giovanni è complicato per chi ha pochi giorni di ferie perché significa perdere due giorni tra andata e ritorno. Sono 9 ore e 20 minuti di viaggio esclusi i ritardi. Io sono partito da Milano alle 9 e sono arrivato a Villa alle 18.35. Poi ho aspettato 25 minuti per prendere il traghetto più il tempo della traversata. Sono arrivato intorno alle 20 a casa, quasi 12 ore di viaggio. Capisco che chi ha 5 giorni di ferie non può permettersi di perdere 2 giorni così. Chi lavora a Roma se la può cavare, ma da Milano è difficile e molto impegnativo utilizzare il treno in casi simili. Diciamo che anche con l’aereo, se utilizzi una compagnia low cost e che quindi ti obbliga a utilizzare gli aeroporti di Malpensa o Bergamo, a un’ora o poco più dal centro, contando pure che si arriva a Catania e bisogna prendere il pullman, impieghi sempre circa 6 ore. Non sono 12, ma sono tante”.

I viaggi in auto

Nonostante tutto, però, Gian Marco non ha mai pensato di non tornare per Natale. “No – risponde – almeno a Natale ho sempre fatto in modo di organizzarmi. Ma è anche vero che finora da studente ho avuto la possibilità di prenotare per tempo, sapendo le date degli esami. Già quest’anno da lavoratore ho capito aspetti nuovi. Non si possono mai calcolare fino in fondo gli imprevisti, ad esempio. L’anno scorso mi è capitato di dover tornare prima rispetto al volo prenotato per la metà di gennaio e così sono rientrato in macchina insieme a un cugino che lavora a Milano da anni. Lui da tempo viaggia in auto proprio perché preferisce essere indipendente e poter partire in un attimo anche in caso di imprevisti”.

Gian Marco: “Aereo e treno saranno un lusso”

“Mi rendo conto che l’aereo e il treno ad alta velocità potrebbero diventare presto un lusso – prosegue Gian Marco -. Senza contare che il treno ad alta velocità non è mai così veloce, per tornare qui. Basta pensare che Milano-Napoli è un tragitto di 770 km e il treno impiega 4 ore e 35 minuti. Da Napoli a Villa San Giovanni, 420 km, impiega 4 ore e 50: una distanza quasi dimezzata in maggior tempo”.

Gian Marco parla poi di una campagna, “Sicilia Vola”, che “permetteva a studenti e lavoratori con un reddito lordo inferiore ai 25mila euro di avere uno sconto del 30 per cento su una buona serie di voli, anche a Natale. Ora con l’identità digitale si può chiedere il 20 per cento di sconto su qualche volo Ita, con cui stanno cercando di aiutare chi deve tornare a casa. Quindi qualcosina si sta muovendo, piano piano. Per un lavoratore medio soprattutto se no diventa un lusso”.

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