Jonio. Ato rifiuti, i Comuni non pagano: niente stipendio. Si va verso lo sciopero

Jonio. Ato rifiuti, i Comuni non pagano: niente stipendio. Si va verso lo sciopero

Carmelo Caspanello

Jonio. Ato rifiuti, i Comuni non pagano: niente stipendio. Si va verso lo sciopero

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martedì 08 Novembre 2016 - 11:34

La protesta dei dipendenti della società d'Ambito (di cui fanno parte 27 paesi jonici) dopo il 20 novembre se non arriveranno “notizie confortanti per quanto riguarda il pagamento delle spettanze di ottobre”. Ad annunciarlo è il segretario provinciale della Fp Cgil di Messina, Carmelo Pino

Si profila un giorno di sciopero a fine mese, dopo il 20 novembre, da parte dei lavoratori dell’Ato4 Messina (di cui fanno parte 27 paesi jonici, escluso S. Teresa che ha già avviato in proprio l'Aro e la raccolta differenziata) se non arriveranno “notizie confortanti per quanto riguarda il pagamento delle spettanze di ottobre”. Ad annunciarlo è il segretario provinciale della Fp Cgil di Messina, Carmelo Pino, evidenziando che il 2 ottobre scorso “l’organizzazione sindacale ha avviato le procedure amministrative di conciliazione” per quanto concerne l’erogazione dello stipendio.

“Il commissario straordinario Ettore Ragusa – prosegue Pino – ci ha risposto che non è in grado di comunicare alcuna data certa per il pagamento delle spettanze in quanto la disponibilità di cassa dell’Ato 4 non consente di fare la benché minima programmazione. Nonostante si sia, continua il Commissario, provveduto a sollecitare i comuni soci a provvedere a sanare il debito regresso, al momento quasi tutti gli enti locali non hanno ottemperato a ciò. Il Commissario ci ha informato di una nota del 13 ottobre scorso con la quale il dirigente generale dell’Assessorato regionale all’Energia diffida ed invita i comuni soci dell’Ato 4 entro 30 giorni a pagare le somme dovute altrimenti saranno attivate le procedure sostitutive. Appare, a nostro parere, chiara la irresponsabilità dei comuni che insistono a non volere pagare un servizio pubblico essenziale laddove già lo hanno ricevuto, mettendo a rischio i propri territori di una eventuale emergenza rifiuti. I lavoratori sono già in stato di agitazione – conclude Pino – e non escludono si possa proclamare lo sciopero subito dopo il 20 novembre se non arriveranno notizie confortanti”.

Carmelo Caspanello

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