Calanna: L'ex Provincia è un Ente sano, dico no al dissesto e sì al rilancio

Calanna: L’ex Provincia è un Ente sano, dico no al dissesto e sì al rilancio

Rosaria Brancato

Calanna: L’ex Provincia è un Ente sano, dico no al dissesto e sì al rilancio

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lunedì 23 Ottobre 2017 - 10:37

Il commissario straordinario della Città Metropolitana si dichiara contrario al dissesto e s'impegnerà per scongiurarlo: "C'è la necessità di restituire all'ex Provincia un ruolo da protagonista"

L’Ente è sano sotto il profilo finanziario, sono totalmente contrario al dissesto e farò di tutto per scongiurarlo. Dirò di più, entrando negli uffici ho avvertito l’attesa di un passo diverso, che guarda alla rinascita della ex Provincia, al suo riscatto”.

Parla da politico Francesco Calanna, tornando da commissario straordinario in quel Palazzo dei Leoni che lo ha visto a lungo consigliere provinciale e sa che solo una scelta politica e meno tecnica potrà salvare l’Ente e chi ci lavora, nonché quanti usufruiscono dei servizi essenziali nel territorio.

L’insediamento ufficiale di Calanna, che prende il posto di Accorinti e di Romano, quindi svolgerà le funzioni di sindaco Metropolitano, Consiglio Metropolitano, Conferenza Metropolitana, è avvenuto venerdì scorso, sia pure senza un passaggio ufficiale di consegne, che ci sarà nei prossimi giorni. Calanna, ex presidente dell’Esa, area Lumia, fedelissimo di Crocetta, è attualmente commissario dell’Iacp ed è nell’ufficio di gabinetto dell’assessore regionale alle infrastrutture Bosco.

In conferenza stampa sono presenti dirigenti, funzionari, impiegati, precari, che attendono risposte su un futuro che appare sempre più incerto in seguito all’impugnativa da parte del governo Gentiloni della norma approvata dall’Ars l’11 agosto e che ripristina l’elezione diretta nelle ex Province.

Conosco bene la struttura, qui sono stato consigliere e presidente della commissione bilancio- spiega ai giornalisti- Conosco bene i compiti e le funzioni di questo Ente che adesso è Città Metropolitana ed in quanto tale diventa interlocutore diretto del governo e dell’Unione Europea, come per il Masterplan. Si deve chiarire se e quando ci saranno le elezioni, tutto dipende da cosa deciderà la Corte Costituzionale, ma oggi sono qui per far rispettare la legge dell’Ars. Non c’è stata alcuna vendetta da parte di Crocetta nei confronti dei sindaci Metropolitani, ma un atto dovuto di applicazione della legge”.

In realtà Crocetta ha firmato i decreti di nomina dei commissari metropolitani solo dopo il pasticcio Messina e il peggiorare dei rapporti con il Pd e con Orlando nella fase della campagna elettorale. La prova è che i sindaci Metropolitani Orlando e Bianco nel giorno dell’insediamento dei commissari straordinari non si sono presentati ed hanno convinto Accorinti (l’unico dei 3 contento di non essere più sindaco Metropolitano) a fare altrettanto. Accorinti e Calanna s’incontreranno nei prossimi giorni per il passaggio di consegne mentre quello con l’ex commissario del Consiglio Metropolitano Filippo Romano avverrà domani. Su questi punti Calanna non vuol fare polemica né aggiungere sale agli scontri, preferisce parlare di quel che potrà fare sin dalle prossime ore per salvare l’Ente.

Sono contrario al default non per fatto ideologico ma perché siamo di fronte ad un Ente sano sotto il profilo finanziario. Non ci sono debiti. Il problema è il prelievo forzoso del governo nazionale e che riguarda tutte le ex Province. Voglio avere un approccio meno burocratico e più politico e trovare le soluzioni. Fatemi studiare le carte”.

E’ in corso un ricorso al Tar, che unisce la Città Metropolitana ad altre ex Province (da Torino a Rieti, da Salerno ad Avellino) contro una norma che mette in ginocchio gli Enti di area vasta, quel prelievo forzoso che ha cifre spaventosamente alte, ingiustificate ed ingiustificabili (nel 2017 la Città Metropolitana dovrà versare 28 milioni di euro……).

Da subito quindi Calanna e gli uffici cercheranno di individuare i percorsi più adatti anche se è evidente che il passaggio fondamentale sarà politico, sia a Roma che a Palermo. La domanda dei siciliani è comunque questa: dov’erano i nostri parlamentari quando è stata approvata la norma relativa al prelievo forzoso? Erano distratti?

Il neo commissario annuncia che quel rapporto che in un anno e mezzo di Accorinti sindaco Metropolitano con i colleghi dei 108 comuni della Città Metropolitana e con gli amministratori è venuto a mancare sarà avviato, soprattutto per quel che riguarda il Masterplan.

La concertazione è importante ma non solo con gli Enti locali, anche con i sindacati, le forze sociali che sono tutti attori del sistema”.

E’ stato nominato alla vigilia delle Regionali e in base al provvedimento resterà in carica fino alle elezioni e comunque non oltre il 30 giugno 2018, ma la scelta di Crocetta è avvenuta a ridosso delle Regionali e non sappiamo cosa deciderà chi sarà il prossimo governatore della Sicilia “siamo tutti precari nella vita- sorride Calanna- quel che conta è come usiamo quel segmento di precarietà che abbiamo a disposizione. Entrando qui ho avvertito forte l’attesa per la riaffermazione di un ruolo centrale e vitale dell’Ente e cercherò di non deludere le aspettative”.

Priorità assoluta alle scuole ed alla manutenzione delle strade, vere e proprie emergenze a fronte di risorse ridotte all’osso. I progetti inseriti nel Masterplan che riguardano la manutenzione delle strade provinciali sono pochi e quasi tutti nella zona jonica, ma l’obiettivo di Calanna è di cercare di rimodulare le istanze in modo da poter dare risposte alle esigenze di tutta la provincia: “Forse c’è stata qualche distrazione… cercheremo di rimediare…”.

Rosaria Brancato

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