Sarà possibile avvalersi di modalità di appalto specifiche, come previsto per il Pnrr. Il provvedimento vale 335 milioni di euro
MESSINA – È stata sottoscritta dal Ministro per il Sud, Mara Carfagna, e dal Sindaco Metropolitano Cateno De Luca, la riprogrammazione del masterplan per la Città Metropolitana di Messina a valere sui Fondi FSC 2014-2020. La programmazione, curata dal Dirigente della V Direzione, dottor Salvo Puccio, è stata asseverata dal Dipartimento per la Coesione e Sviluppo e dall’Agenzia di Coesione senza alcun rilievo e permetterà di procedere all’attuazione immediata degli interventi previsti. La programmazione è anche propedeutica all’approvazione del Piano di Sviluppo e Coesione per la Città Metropolitana di prossima adozione al CIPES da collegare alla prossima programmazione FSC 2021-2027.
L’approvazione rappresenta un fondamentale passo in avanti per la realizzazione delle opere, nella considerazione che, in merito alle recenti disposizioni normative di semplificazione per il PNRR, sarà possibile avvalersi di specifiche modalità di appalto come previste per il citato Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza. Sarà pertanto possibile appaltare rapidamente le opere previste nel Masterplan, come i caselli Autostradali di Ali Terme e di Santa Teresa di Riva, la strada Castoreale – Mandanici o la Patti – San Piero Patti; opere per le quali la Città metropolitana da alcuni mesi ha già acquisito la progettazione appaltabile. Trovano copertura finanziaria importanti interventi quali quelli delle SP di S. Salvatore di Fitalia, il sottopasso di Acquedolci o le opere complementari del porto di Santo Stefano di Camastra, come per altri risultano adeguati gli importi in funzione all’acquisizione delle progettazioni cantierabili. Il Masterplan ammonta a 335 milioni di euro, ma risulta strumento attrattore di finanziamenti per altri 100 milioni di euro circa in merito alle programmazioni ivi previste.

Mi duole vedere che tra queste opere non vi è lo svincolo di Monforte San Giorgio, anche lui atteso da almeno 30 anni, in una zona sempre più densamente abitata e fondamentale a decongestionare il traffico sulla nazionale che porta allo svincolo di Rometta, invivibile specialmente nel periodo estivo. Spero vivamente che non sia stato messo nel dimenticatoio, perché sarebbe un grande danno per la riviera tirrenica in via di sviluppo. Vorrei sensibilizzare i politici a dare un’accelerata in tal senso