"Classici in piazza". Gli alunni del Maurolico portano "Antigone" a Cairoli

“Classici in piazza”. Gli alunni del Maurolico portano “Antigone” a Cairoli

Redazione

“Classici in piazza”. Gli alunni del Maurolico portano “Antigone” a Cairoli

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lunedì 19 Dicembre 2022 - 09:57

Appuntamento oggi alle 17.30 a piazza Cairoli lato mare e alle 18 in viale San Martino basso

Oggi pomeriggio torna Classici in piazza, iniziativa promossa dal Liceo Classico “Francesco Maurolico” e voluta dalla dirigente scolastica Giovanna De Francesco per far riecheggiare la voce dei grandi poeti del mondo classico fra i passanti delle piazze messinesi.

Già lo scorso 24 novembre, in concomitanza con il lancio del nuovo video musicale del Coro Maurolico, ispirato al mito di Antigone, gli alunni del liceo avevano sorpreso i crocieristi in visita a piazza Duomo interpretando il flashmob “Antigone. Dalla parte dell’amore”, un primo studio della tragedia sofoclea che si concluderà a fine anno scolastico con la messinscena integrale del testo. In quell’occasione, da diversi punti della piazza avevano fatto la loro comparsa cinque uomini mascherati, uno per ogni lettera del nome Kréon, il tiranno che nel mito è responsabile della morte dell’eroina greca, insieme a sette donne velate di hijab rosso, un suggestivo richiamo alle proteste delle donne iraniane.

L’iniziativa è frutto di un progetto didattico che intende coniugare lo studio teorico dei classici con un approccio diretto ai testi e la pratica teatrale, in modo da consegnare il loro messaggio universale anche a un pubblico di non addetti ai lavori. Il flasmob sarà replicato oggi all’interno dell’isola pedonale del centro: una prima volta, a piazza Cairoli, lato mare, alle 17:30; una seconda volta, sul viale San Martino basso, alle 18. Le voci di Antigone saranno di: Letizia Barbera, Giorgia D’Anna, Enrica Ruegg, Claudia Squadrito, Alice Traina, Gisella Venuti; le voci di Creonte saranno invece di: Luigi AutruRyolo, Mirko Aveni, Giorgio Berlinghieri, Luca Gentile, Carlo Alberto Tori.

Il premio del Consiglio nazionale forense

Studenti trasformati in “avvocati” per un giorno e pronti a dimostrare doti d’eloquenza e capacità oratorie: la migliore “presenza scenica” secondo il Consiglio Nazionale Forense tocca all’istituto “Francesco Maurolico” di Messina che si è distinto nel Torneo italiano della Disputa “Dire e contraddire”, giunto alla II edizione. L’iniziativa, ideata dall’Ordine degli avvocati di Taranto e alla quale ha aderito l’Ordine messinese, ha l’obiettivo di far acquisire ai giovani conoscenze e tecniche argomentative e persuasive, mirando a diffondere la cultura dei valori della democrazia, dei diritti e doveri di cittadinanza e della legalità attraverso una coinvolgente disputa. La Targa porta la firma della presidente Cnf Maria Masi e della coordinatrice progetti educazione alle legalità Daniela Giraudo ed è stata consegnata al gruppo di allievi, composto da Sara Tommasini, Claudio Messina, Giulia Bisazza, Giulia De Filippo, Gianmaria Puglisi, Giada Alimandi ed Emanuele Scaramozzino, da parte della Barone insieme coi consiglieri COA Messina Vincent Molina, Antonio De Matteis e Frida Simona Giuffrida e dei colleghi, ex mauroliciani, Giovanni Arena e Paolo Vermiglio. All’incontro, sabato scorso nell’Aula magna della scuola, ha preso parte anche la dirigente scolastica Giovanna De Francesco, particolarmente lieta del risultato ottenuto dai ragazzi scolpito anche nella motivazione “riconoscendo a tutta la squadra il merito di padroneggiare l’arte dell’eloquentia”.

Infatti venerdì sera, per la prima volta, la sede dell’ente è stata aperta alla cittadinanza, nell’ambito della manifestazione promossa dall’amministrazione comunale: oltre 100 visitatori nella Biblioteca e nella sala del Consiglio, dov’è stata allestita l’esposizione d’arte di Frida Simona Giuffrida. Pittrice per passione, con le sette tele esposte dai motivi astratti e realizzate con la tecnica acrilico su tela, ha donato un tocco di colore ai saloni caratterizzati dallo stile austero dell’architetto Piacentini, da cui prende il nome il Palazzo di Giustizia. “Arte e diritto possono essere due facce della stessa medaglia – ha detto la Giuffrida – mi auguro che in futuro si possano ripetere occasioni come questa e dare la possibilità ad altri artisti di essere ospitati dall’Ordine; per me è stato un onore oltreché un piacere condividere il mio amore per la pittura con i messinesi”.

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