Come affrontare le spese impreviste? 4 consigli

Come affrontare le spese impreviste? 4 consigli

Redazionale

Come affrontare le spese impreviste? 4 consigli

martedì 13 Febbraio 2024 - 11:29

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Nel corso della vita sono molte le circostanze che possono costringerci ad affrontare spese impreviste; fra gli esempi più comuni che si possono fare ci sono delle riparazioni urgenti all’abitazione (problemi idraulici, gravi guasti all’impianto elettrico ecc.), spese mediche improvvise (per un infortunio, per un problema dentistico, per una malattia ecc.), rottura dell’auto, spese legali, emergenze familiari, furti, perdite o danneggiamenti di beni personali e via discorrendo.

Quando si verificano circostanze del genere, l’ideale è poterle affrontare nel miglior modo possibile, non solo dal punto di vista psicologico, ma anche da quello finanziario. Ecco quindi qualche consiglio in proposito.

Valutare la sottoscrizione di una polizza multirischio e di una polizza sanitaria

Le polizze multirischio sono contratti assicurativi pensati per una copertura a 360 gradi, sia sulla nostra abitazione e su quanto in essa contenuta, sia sui danni che potremmo cagionare a terzi (responsabilità civile); in genere si tratta di prodotti modulabili che offrono diverse coperture fra le quali scegliere (incendio, furto e rapina, esplosioni e scoppio, danni da acqua o da catastrofi naturali ecc.).

A una polizza multirischio sulla casa si potrebbe associare anche una polizza sanitaria, un prodotto assicurativo complementare pensato per coprire ciò che il Sistema Sanitario Nazionale non offre. Una polizza di questo genere può aiutarci ad affrontare spese mediche impreviste, coprire spese per medicine, cure ecc.

Considerare la possibilità di un prestito personale

Quando ci si trova a dover gestire situazioni inaspettate che possono comportare un esborso di denaro più o meno rilevante in tempi brevi, si può prendere in considerazione la possibilità di un prestito, un’opzione che ci consente di affrontare un’emergenza con maggiore serenità tramite un piano di rimborso facilmente gestibile grazie a una rateazione opportuna. Se poi si è dipendenti pubblici o privati o pensionati si può anche valutare la possibilità di richiedere la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, due particolari tipi di finanziamento che si caratterizzano per una maggiore facilità di accesso e che spesso presentano condizioni agevolate.

Creare un fondo di emergenza

La creazione di un fondo di emergenza è, se vogliamo, una forma di applicazione del famoso principio “prevenire è meglio che curare”. A tale scopo si può pensare di destinare una parte delle entrate fisse mensili a un apposito fondo di emergenza; si può stabilire una percentuale ragionevole considerandola come una sorta di “spesa fissa”.

Allo scopo di non intaccare il fondo con spese di tutt’altro genere, sarebbe opportuno considerare l’apertura di un conto deposito cui accedere soltanto nel caso di imprevisti.

Per quanto riguarda la sua grandezza, si può considerare sufficiente un fondo in cui è presente una somma di denaro corrispondente a circa 4-6 mensilità di spese abituali. Se tipicamente spendiamo circa 1.000 euro al mese, il fondo dovrebbe essere di circa 4-6.000 euro.

Adottare una strategia di gestione del budget familiare

Per non lasciarsi trovare impreparati nel caso di una qualsiasi emergenza finanziaria, può risultare molto utile adottare una strategia di gestione del budget familiare. Una delle più note è il metodo 50-30-20, concepito dalla giurista statunitense Elizabeth A. Warren.

Warren consiglia di destinare le entrate nette mensili secondo questo schema: 50% per le spese necessarie, 30% per le spese voluttuarie, 20% per i risparmi. Quindi, a mo’ di esempio, nel caso di un’entrata netta mensile di 2.750 euro, 1.375 euro dovrebbero essere riservati alle spese necessarie (bollette, rate del mutuo, spese alimentari ecc.), 825 euro possono invece essere usati per spese voluttuarie (hobby, vacanze, abbonamenti, uscite fuori ecc.), mentre il rimanente 20%, ovvero 550 euro, dovrebbe essere destinato al risparmio. Quest’ultima voce può eventualmente essere sfruttata in parte per far fronte a eventuali imprevisti.

Lo schema può anche essere variato; se per le spese necessarie il 50% non è sufficiente, si può pensare a una strategia 60-20-20, rinunciando a qualche spesa voluttuaria. L’importante sarebbe non scendere sotto il 20% per quanto riguarda la quota “risparmi”.

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