"Come fango e depistaggio hanno segnato la storia italiana", incontro con Paolo Borrometi

“Come fango e depistaggio hanno segnato la storia italiana”, incontro con Paolo Borrometi

Redazione

“Come fango e depistaggio hanno segnato la storia italiana”, incontro con Paolo Borrometi

domenica 30 Luglio 2023 - 10:44

Appuntamento lunedì alla Feltrinelli di Messina

Lunedì 31 luglio alle 18,30 alla Feltrinelli di Messina Paolo Borrometi incontrerà il pubblico e parlerà del suo ultimo libro “Traditori”, Fabio Repici dialogherà con l’autore. Interverrà Giuseppe Antoci

Perché tante stragi e delitti in Italia rimangono impuniti? La ricerca della verità è un percorso a ostacoli e in troppi casi, prima ancora di cercare i colpevoli, si è messa in dubbio la credibilità di chi accusava. È accaduto a Giovanni Falcone quando si disse che la bomba dell’Addaura l’aveva piazzata lui stesso e a Paolo Borsellino la cui agenda rossa, misteriosamente scomparsa, sarebbe stata un «parasole». Don Diana? «Era un camorrista.» Peppino Impastato? «Un terrorista.» La lista dei nomi infangati per distrarre l’attenzione dai delitti è lunga. E la strategia ha un preciso nome in gergo, «mascariamento». Per comprenderne i drammatici effetti, Paolo Borrometi ci accompagna in un viaggio nella storia d’Italia in cui denuncia i traditori, i criminali che mirano a creare confusione nel Paese per raggiungere i propri interessi illegittimi. A discapito della verità. Un reportage giornalistico tra anomalie, depistaggi e buchi neri che parte dallo sbarco degli americani in Sicilia nel 1943 per arrivare ai giorni nostri, passando per le bombe degli anni Settanta e la strategia della tensione: da Portella della Ginestra a via Fani, dall’Italicus al Rapido 904, da Bologna a Capaci e Via d’Amelio, fino all’arresto del latitante Matteo Messina Denaro. Una storia, alternativa e potente, del lato oscuro del Paese.

PAOLO BORROMETI, nato a Ragusa nel 1983, laureato in Giurisprudenza, ha iniziato a lavorare al «Giornale di Sicilia» e ha poi fondato il sito di informazione e inchiesta «La Spia». Oggi è condirettore dell’agenzia di stampa AGI e collabora con diverse testate giornalistiche. Per il suo impegno di denuncia, ha ricevuto l’onorificenza Motu proprio dal presidente della Repubblica. È presidente di «Articolo 21», collabora con Libera, con la Fondazione Caponnetto e con la Cgil. Per Solferino ha pubblicato Un morto ogni tanto (2018) e Il sogno di Antonio (2019) Traditori è la sua ultima pubblicazione.

Fabio Repici Avvocato penalista, in veste professionale ha rappresentato i familiari delle vittime di alcuni dei più rilevanti delitti politici e di mafia degli ultimi decenni. Tra questi, il giornalista Beppe Alfano, l’agente di polizia Antonino Agostino e la moglie Ida Castelluccio, il procuratore di Torino Bruno Caccia, la stiratrice diciassettenne Graziella Campagna e l’urologo Attilio Manca. Per Paper First ha collaborato al libro curato da Salvatore Borsellino La Repubblica delle stragi e i Soldi della P2.

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