Dissequestrata l’area del “San Filippo”, si riaccende la speranza

Si riaccende la speranza di rivedere Vasco Rossi a Messina. Oggi pomeriggio, infatti, è avvenuto un passaggio cruciale sul quale gli organizzatori della kermesse musicale puntavano tutte le loro fisches. Il sostituto procuratore, Camillo Falvo ha dissequestrato l’area alle spalle della curva Nord nella quale il sei maggio scorso era crollato un muro di contenimento. Un provvedimento di fondamentale importanza che potrebbe sbloccare un iter che sembrava irrimediabilmente arenato. La Commissione provinciale di vigilanza, infatti, aveva dichiarato a chiare lettere nella relazione della settimana scorsa che, in presenza di un provvedimento di sequestro, non avrebbe mai autorizzato lo svolgimento del concerto. Rimosso questo pesante ostacolo si può rimettere in movimento la macchina organizzativa, o meglio quella degli interventi urgenti. Un altro passo avanti è stato compiuto stamattina con il sopralluogo al “San Filippo” da parte del consulente tecnico nominato dalla Procura, l’ingegner Santi Mangano e dell’ingegner Antonio Amato del Dipartimento urbanizzazioni primarie e secondarie del Comune. Quindi è stata consegnata una relazione in base alla quale il sostituto procuratore Falvo ha disposto il dissequestro dell’area. Ora dovrà essere Palazzo Zanca, così come assicurato al magistrato titolare dell’inchiesta dall’ingegner Amato, a dover mettere in sicurezza l’area interessata al crollo. Si tratterà di rimettere in piedi il muro collassato e garantire la totale sicurezza per gli spettatori. Ma il passaggio determinante avverrà giovedì prossimo quando tornerà a riunirsi la Commissione provinciale di vigilanza che la settimana scorsa aveva negato l’autorizzazione allo svolgimento del concerto. Per i membri della Commissione non sussistevano le condizioni di sicurezza adeguate per ospitare 40.000 spettatori. In più un eventuale nuovo crollo avrebbe scatenato un effetto panico che, in presenza di un pubblico così numeroso, avrebbe potuto provocare una tragedia. Adesso con l’area dissequestrata e se i lavori dovessero essere eseguiti celermente da Palazzo Zanca si apre più di uno spiraglio al regolare svolgimento del concerto. La Commissione dovrà anche tenere conto della richiesta, avanzata ieri dagli organizzatori, si agibilità parziale. In sostanza verrebbe chiuso uno spicchio della curva Nord il che causerebbe il taglio di circa 5000 posti. Ma non c’è nulla di scontato in questo momento e qualcuno ipotizza anche la concessione dell’agibilità totale. Tanto più che gli organizzatori si sono impegnati a mettere in sicurezza la strada arginale crollata insieme con il muro. L’arteria verrebbe presidiata da decine di uomini della sicurezza, verrebbero installate barriere antipanico e impedito a chiunque l’accesso nella zona. La sensazione, dunque, è che oggi si sia compiuto un importante passo avanti verso il regolare svolgimento del concerto. Se ne saprà di più giovedì ma, intanto, i fans di Vasco Rossi tornano ad assaporare un ottimismo che sembrava smarrito.