Piemonte, l'assessore Gucciardi: "Soluzione in pochi giorni". Ma 7 giorni dopo nessuna novità

Piemonte, l’assessore Gucciardi: “Soluzione in pochi giorni”. Ma 7 giorni dopo nessuna novità

Rosaria Brancato

Piemonte, l’assessore Gucciardi: “Soluzione in pochi giorni”. Ma 7 giorni dopo nessuna novità

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lunedì 14 Settembre 2015 - 15:18

Lunedì scorso l'assessore regionale Gucciardi ha annunciato che entro pochi giorni avrebbe deciso la "formula" per salvare il Pronto soccorso del Piemonte. Sette giorni dopo non ci sono novità e domani si decide il calendario dei lavori dell'Ars. Intanto il 30 settembre è sempre più vicino.

Il conto alla rovescia per la chiusura del Pronto soccorso del Piemonte è a -16 giorni.

Esattamente una settimana fa, a conclusione di un lungo tavolo tecnico l’assessore regionale Baldo Gucciardi nel dichiarare che il Pronto soccorso non sarebbe stato toccato si è impegnato (vedi articolo allegato) “a decidere entro pochi giorni” se la soluzione sarebbe passata attraverso la fusione con l’Irccs o il trasferimento all’Asp. Sempre in quella sede Gucciardi sottolineò che con ogni probabilità avrebbe valutato la possibilità di optare per un provvedimento assessoriale in alternativa al ddl Formica-Picciolo esitato nei mesi scorsi dalla Commissione e in attesa di essere discusso in Assemblea.

L’assessore aveva chiesto alcuni giorni di tempo per motivi strettamente tecnici, ovvero rivolgersi al ministro Lorenzin in merito alla deroga per il Pronto soccorso in caso di accorpamento al Neurolesi e ad altri approfondimenti di natura squisitamente organizzativa e finanziaria.

Da lunedì sono trascorsi 7 giorni ed il 30 settembre, giova ricordarlo, è il termine ultimo, perché il dg Vullo ha confermato che se entro quella data non saranno trovate soluzioni sarà costretto ad applicare la legge e procedere con l’eliminazione dei doppioni e la chiusura del Pronto soccorso. Del resto, proprio lunedì scorso, lo stesso assessore Gucciardi ha spiegato che la data del 30 settembre riguarda tutte le aziende ospedaliere siciliane ed è stato proprio l’esponente della giunta Crocetta a dettare i tempi per l’adeguamento dei presidi in vista del riordino della rete.

Domani la conferenza dei capigruppo fisserà il calendario dei lavori dell’Ars.

A questo punto sarebbe bene capire quantomeno le intenzioni dell’assessore. Il calendario dei lavori dell’Assemblea dovrà stabilire se inserire o meno il ddl per il matrimonio con i Neurolesi. Se Gucciardi intende procedere con un provvedimento (una determina assessoriale o una determina di giunta su proposta dell’assessore) il ddl può non essere inserito in calendario, ma se l’assessore necessita di altro tempo o sta ancora valutando il da farsi e nel frattempo il ddl resta “congelato”, si corre il rischio che scatti il “gong” il 30 settembre e il presidio chiuda. L’assessore può anche scegliere di “sposare” il ddl e presentarlo come governativo in Assemblea. Purchè decida. L’unico lusso che Messina non può permettersi è perdere altro tempo.

Se ancora non ha sciolto i nodi tra Ircc ed Asp si trovi comunque il modo per evitare di arrivare al 29 settembre senza ciambelle di salvataggio. Non farebbe onore a nessuno.

Rosaria Brancato

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