Coronavirus

Coronavirus, possiamo andare al mare quest’estate? L’idea di due architetti messinesi

Potremo andare al mare quest’estate? L’emergenza Coronavirus come condizionerà il nostro modo di fare bagni e prendere il sole in spiaggia Sono domande che si rincorrono in questi giorni in cui l’attenzione è concentrata sulla fase 2 di questa emergenza sanitaria. Abbiamo visto prototipi di plexiglass, ci si chiede come sarà possibile mantenere il distanziamento sociale in spiaggia. Ecco che arriva l’idea di due messinesi.

Due architetti messinesi, Gianmarco Spadaro e Lorenzo Musolino, fondatori di  ‘EX_ANTEcollettivo+’ (collettivo creativo open) lanciano il progetto ‘D.AMARE’. Obiettivo: salvaguardare la stagione balneare 2020 dagli effetti dell’emergenza Covid, ma al contempo tutelare la salute dei bagnanti.
I due professionisti spiegano che le soluzioni studiate fino ad oggi riguardano esclusivamente gli stabilimenti balneari, tuttavia realizzare queste proposte potrebbe portare ad una chiusura delle spiagge libere (che diventerebbero difficilmente gestibili) e ad una conseguente privatizzazione delle spiagge. «Il nostro progetto “D.AMARE” include due oggetti che consentirebbero ai bagnanti di mantenere le distanze di sicurezza sia in spiaggia (telo D.AMARE) sia nel mare (ciambella D.AMARE).

Il telo

Il primo oggetto consiste in un cerchio flessibile con struttura in fibra di vetro, composto da due cerchi concentrici, uno centrale in rete traspirante (le dimensioni variano in base alla corporatura della persona; taglie S-M-L) ed uno più esterno di 50cm per lato in dacron (vela nautica riciclata). Ipotizzando quindi la presenza di due persone vicine in spiaggia queste utilizzando il “telo d.amare” starebbero ad una distanza di un metro (50 cm + 50 cm) che ridurrebbe la possibilità di contagio. La flessibilità della struttura, inoltre, garantirebbe una rapida chiusura ed una facile trasportabilità: una volta conclusa la permanenza presso la spiaggia, infatti, esso sarà chiuso su se stesso raggiungendo la dimensione di 80cm di diametro.

La ciambella

Il secondo oggetto invece consiste in un gonfiabile galleggiante che, come nel primo caso, è stato progettato seguendo le norme vigenti relative alla distanza di sicurezza per il COVID-19.”