Mancano gli autisti ed è boom di straordinari all'Atm. E dal 16 sarà peggio

Mancano gli autisti ed è boom di straordinari all’Atm. E dal 16 sarà peggio

Francesca Stornante

Mancano gli autisti ed è boom di straordinari all’Atm. E dal 16 sarà peggio

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venerdì 10 Agosto 2018 - 12:19

Il problema della carenza di autisti porterà l'azienda a ridurre linee e corse in attesa di trovare soluzioni definitive per nuove assunzioni non più precarie. Intanto però i numeri parlano chiaro

Boom di straordinari, corse soppresse, servizi che mancano, autisti che non bastano. Atm è tornata ad essere un calderone in ebollizione, la nuova governance nominata dal sindaco De Luca ha chiesto tempo per programmare e riorganizzare servizi e personale, c’è la bagarre sui conti e sui debiti, ma intanto il servizio di trasporto pubblico locale sta subendo un inevitabile declino. Tra i tanti fronti incandescenti c’è quello della carenza di autisti che sta creando non pochi problemi e che porterà l’azienda a optare per un piano di tagli su bus e tram per fronteggiare l’emergenza.

Tra l’altro tra meno di una settimana scadrà anche la proroga dei contratti interinali con la Temporary che ha garantito fino ad oggi 44 autisti in più all’Atm, c’è una procedura di assunzione interinale di 75 autisti aperta ma che il sindaco e l’Atm hanno deciso di non portare avanti, in tutto ciò ci sarà da capire quanto costerà questo alle casse dell’azienda considerato che la Tempor, vincitrice dell’appalto, ha già espletato tutte le procedure e quindi l’azione legale è dietro l’angolo. Il dato è che dal 16 agosto ci saranno 44 autisti in meno. In cosa si tradurrà? Basta leggere cosa è successo in questi giorni ai servizi per capire che gli autisti servono.

Mercoledì 8 agosto l’Atm ha dovuto ricorrere a 27 turni di straordinario per un totale di 145 ore. E nonostante questo nell’arco della giornata sono state soppresse 10 corse e 13 turni di riserva (cioè significa che se un bus in linea si fermava per un guasto non ci sarebbe stato il mezzo sostitutivo, o che se un autista all’improvviso si assentava quei turni rimanevano scoperti). In totale sono stati 50 i turni scoperti.

Non è andata meglio il 9 agosto: 25 turni di straordinario per un totale di 134 ore extra, 14 turni soppressi e 12 turni di riserva non assegnati.

Oggi poi il boom: oltre 165 ore di lavoro straordinario programmato e nonostante questo ben 27 sono i turni di servizio ugualmente soppressi con 57 autisti in meno rispetto al programma di esercizio.

E domani sarà ancora peggio: 36 turni di straordinario per 200 ore, con turni soppressi e 14 turni scoperti. In totale domani mancheranno all'appello 64 autisti

Costo dello straordinario: 12 euro l’ora. Quindi solo nell’ultima settimana l’Atm ha sborsato circa 2 mila euro al giorno di straordinari.

Il problema oggi è stato anche al centro dell’incontro tra Atm e sindacati: «Condividiamo che debba essere chiusa la fase con la società Temporary ed essere valutate le condizioni legali del bando vinto dalla Tempor per non incorrere in ricorsi con ulteriore danno alle casse di Atm» dicono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Ma allo stesso tempo è stato condiviso che occorrono autisti per garantire a settembre l'offerta prevista che non deve discostarsi da quella del 2017.

«Siamo d'accordo ad una nuova riorganizzazione interna e apprezziamo la precisazione del Presidente Campagna sulle false notizie circolate circa la presenza di numeroso personale "imboscato", rappresentazione questa che nuoce all'immagine di una intera categoria di lavoratori. Possono avviarsi fasi di riqualificazione interna e migliorie organizzative e siamo d'accordo a possibili mobilità dal comune, ma serviranno conti alla mano, certamente nuovi apporti, pertanto fino a quando non ci sarà il via libera per un bando pubblico che faccia uscire dalla precarietà, si è condiviso che sarà valutata in base alle esigenze che saranno quantificate in funzione del piano esercizio di settembre l'impiego di unità reclutate dalla società Tempor con il bando espletato salvaguardando le professionalità già operanti».

C’è poi un altro aspetto che riguarda da vicino i dipendenti. Il nuovo contratto integrativo è basato sui volumi di produzione dell’azienda e dunque determinate voci all’interno degli stipendi crescono in base a quanto cresce l’azienda su determinati obiettivi fissati dalla precedente amministrazione: «Abbiamo chiesto al nuovo Cda, che ne ha condiviso la necessità, garanzie anche in merito al contratto integrativo dei 500 dipendenti Atm, incardinato sui volumi di produzione previsti dalla vecchia gestione che allorquando saranno modificati deve essere congelato garantendo il reddito attuale dei dipendenti per evitare che siano tutti i lavoratori incolpevoli a pagare domani le conseguenze di obiettivi non raggiunti per situazioni contingenti non ad essi addebitabili».

Francesca Stornante

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