Economia

Covid e mercato immobiliare. Guardo (Fimaa): “Lenta ripresa, fiducia nel 2021”

La pandemia ha messo in ginocchio interi settori vitali dell’economia. Anche il mercato immobiliare ha subito, sia per il lockdown che per le misure restrittive, un brusco stop che è andato ad aggravare una situazione critica degli anni precedenti. Anche Messina rientra in questi parametri, ma alla vigilia del 2021 la voglia di rialzarsi, in piena sicurezza, guardando a congiunture favorevoli che riguardano proprio le compravendite, è tanta.

In pandemia -26%

E sono proprio i vertici della Fimaa-Confcommercio Messina (che riunisce gli agenti immobiliari) a lanciare un invito verso una sfida a lasciarsi alle spalle i numeri negativi. “In questi mesi siamo stati sempre accanto sia agli agenti immobiliari che ai loro clienti- spiega Giacomo Guardo, presidente Fimaa- Confcommercio Messina (Federazione Italiana Mediatori agenti d’affari)- Li abbiamo informati passo per passo, anche sui protocolli, sulle modalità di accesso alle banche, sui Dpcm. Il lockdown è stata una mazzata. Il mercato immobiliare nei mesi di gennaio e febbraio si stava riprendendo rispetto al 2019, poi, ovviamente nei mesi fino a giugno si è registrato un calo. Le compravendite da marzo a giugno nel 2020 sono risultate -26% rispetto allo stesso periodo del 2019. Si è poi registrata una ripresa in estate, ma non è bastata”.

Si va verso la ripresa

Le difficoltà nel poter effettuare le visite, gli appuntamenti a distanza, gli ostacoli anche sotto il profilo dei rapporti con le banche, hanno creato un quadro di notevole difficoltà. A fine settembre 2020 il “segno meno” rispetto al 2019 è stato ridotto, ma la criticità resta. Stando ai dati infatti le compravendite al 30 settembre 2020 sono state del -14,75% rispetto all’anno scorso (dati ufficiali Omi). Il 30 settembre 2019 infatti a Messina capoluogo le compravendite residenziali sono state 1395 contro le 1134 del 2020. In tutta la provincia erano 1956 nel 2019 e sono scese a 1723 nel 2020. Complessive il mercato si è ridotto da 3351 del 2019 a 2.857 di quest’anno (e consideriamo che la ripresa, sia pure piccola, è stata in pochi mesi nei quali è stato possibile effettuare le operazioni immobiliari).

“Importante la competenza”

Noi siamo certi che il 2021 sarà diverso, ma dobbiamo essere in grado di dare risposte qualificate e competenti sia a chi acquista che a chi vende- prosegue Giacomo Guardo– Già in questi ultimi mesi dell’anno la percentuale è migliorata. Le banche peraltro proprio in questo periodo stanno iniziando a concedere tassi molto interessanti, sono ridotti in modo davvero concorrenziale. Ecco perché è importante per noi invitare tutti gli agenti immobiliari a non scoraggiarsi, ma ad utilizzare tutti i protocolli di settore. Noi stiamo accanto agli associati perchè oggi è possibile davvero accedere a tutta una serie di strumenti virtuali, o anche in banca che daranno nuova spinta al settore”.

La pandemia come cambiamento

La pandemia ha accelerato alcuni processi di cambiamento che hanno finito con l’interessare tutti i settori, compreso quello immobiliare. Le visite fisiche nella casa dei nostri sogni si possono fare, nel rispetto delle norme, ma è chiaro che la prima fase delle operazioni è diventata virtuale, mentre nel contempo molte procedure sono diventate più snelle e meno snervanti.

La nostra federazione è attenta agli agenti immobiliari perché vuole dare risposte a chi si rivolge alla nostra categoria e cerca giustamente professionalità aggiornate, veri e propri consulenti che possano indicare i diversi strumenti ai quali accedere, le diverse banche. Stiamo facendo una campagna d’informazione anche per questo.