Il consigliere comunale del gruppo misto invita il sindaco Basile a parlare con Webuild: "Attivi un percorso sinergico per mettere nero su bianco la promessa"
MESSINA – “Chiediamo alla Webuild i due dissalatori promessi”. Il consigliere del gruppo misto Cosimo Oteri ha commentato il momento storico vissuto da Messina, con la crisi idrica a tenere sotto scacco la città e i cantieri del Ponte sullo Stretto “sempre più vicini”.
“Non facciamoci trovare impreparati – ha affermato Cosimo Oteri -. All’inizio dei lavori mancano solo due passaggi: la replica della Stretto di Messina ai 239 quesiti posti dalla ex commissione VIA-VAS, prevista entro il 12 settembre, e il via libera del CIPESS. Vista l’incapacità dimostrata da questa amministrazione nella gestione dell’approvvigionamento idrico durante questa caldissima e arida estate e l’apparente inesistenza del CdA dell’Amam, che al momento, presidente Bonasera in testa, risulta non pervenuto, sarebbe opportuno che il sindaco Basile si smarcasse dalle sconcertanti posizioni del suo dante causa De Luca ritornando al rispetto del programma per il quale è stato eletto (che prevede anche la costruzione del ponte) e si attivasse nei confronti della Webuild”.
E ha aggiunto: “Tra chi vuole il ponte perché consapevole dei benefici che apporterà e i nopontisti c’è una fascia di indecisi che si convinceranno della necessità del collegamento stabile tra Sicilia ed Europa solo quando inizieranno i lavori delle opere connesse alla sua costruzione. La realizzazione del ponte sullo Stretto è un’operazione seria, fattibile e sicuramente non anacronistica. La Webuild ha dichiarato che i due dissalatori che utilizzerà durante la realizzazione dell’opera saranno poi donati alla città: Basile si dia una svegliata e attivi un percorso sinergico che porti l’impresa a mettere nero su bianco la promessa dei due dissalatori”.
