Rimangono diversi punti interrogativi: -Quali sono le azioni in corso a favore dei centri alluvionati e quale è l’effettivo impegno finanziario e organizzativo assunto dai Governi nazionale e regionale?-
Il Coordinamento de “L’altra città” e le varie associazioni che ne fanno parte, hanno scritto una lettera al presidente del consiglio comunale, Pippo Previti, con la precisa richiesta di riunire l’Ufficio di Presidenza alla presenza della stessa associazione e del Presidente della commissione consiliare competente, per esaminare e discutere i contenuti del “Documento tecnico propositivo” elaborato dall’“Istituto Mediterraneo di Bioarchitettura Biopaesaggio EcoDesign”, presentato nella conferenza stampa del 18 novembre scorso (vedi articolo correlato in basso) e trasmesso al sindaco di Messina.
«Un incontro per capire anche – si legge nella lettera – quali sono le azioni in corso a favore dei centri alluvionati e quale sia l’effettivo impegno finanziario e organizzativo assunto dai Governi Nazionale e Regionale nei confronti della città di Messina. Siamo preoccupati per l’ingente numero di sfollati che dopo aver pianto i propri morti, in prossimità del Natale non sanno ancora come, quando, e con quale tipo di aiuto, e non di elemosina, potranno tornare alle loro case rimaste agibili. La scarsa solidarietà nazionale sia dovuta anche ad errate informazioni sull’origine del disastro, le quali non sono ascrivibili all’abusivismo.
«Né il Presidente della Regione, Commissario Straordinario, né il Governo Nazionale, hanno chiarito come e dove intendano reperire i fondi necessari – si legge ancora -. Né il Sindaco di Messina ad oggi ha ancora indicato alla città, con chiarezza, come intenda uscire dall’emergenza e, inoltre i suoi interventi si sono dimostrati ad oggi poco efficaci in quanto non sembrano aver sortito gli effetti auspicati ed auspicabili, al fine di una presa di coscienza e di un richiamo di tutti gli italiani e del Governo Nazionale, al senso di responsabilità e di solidarietà». (ER)
