Un bilancio delle prime diciassette giornate. Un girone d'andata notevole, viste le premesse

MESSINA – Girone d’andata sensazionale viste le premesse estive, assenti o quasi. Il Messina ha conquistato 28 punti sul campo (meno tre dalle capoliste Igea, Nissa e Savoia), frutto di sette vittorie e sette pareggi con soli tre stop, la squadra meno battuta è la Nuova Igea Virtus con due sole sconfitte in stagione. Il Messina sulla carta potrebbe fare un campionato di vertice e magari sognare la promozione, nei fatti invece con la penalizzazione di -14 punti da scontare in questo campionato si ritrova in coda al girone I con appunto la metà dei punti in realtà ottenuti.

Dopo diciassette giornate i biancoscudati hanno conquistato, sul campo, 28 punti frutto di 7 vittorie, 7 pareggi e sole 3 sconfitte. Con 15 gol fatti e 11 subiti sono la miglior difesa dl girone I.

La buona notizia è che comunque dopo un ottimo girone d’andata l’obiettivo salvezza non è così un miraggio visto che al momento la zona playout è ad un punto, l’Enna è a 15 ma deve ancora giocare con il CastrumFavara partita rinviata causa nebbia, il Ragusa con diciassette giornate però dista due punti, ma quello che fa sorridere in casa Messina è che con la possibilità ora di rinforzarsi sul mercato e soprattutto fare un richiamo di preparazione adeguato la salvezza diretta è a soli quattro punti con la Vigor Lamezia a quota 18.

I numeri del girone d’andata

Non succedeva da parecchi anni in casa Messina ma va subito segnalato che la differenza reti è in positivo. Più quattro con undici sole reti subite, miglior difesa del girone I. Sorrentino firma tutti e gli otto clean sheet dei biancoscudati ma un risultato che va certamente condiviso con i suoi compagni e merito del roccioso e solido 3-5-2 messo in campo da Pippo Romano.

Numeri da migliorare in attacco quindici gol realizzati sono pochini e soprattutto testimonianza di una squadra che deve sempre soffrire e resistere nei minuti finali delle partite. La vittoria più larga e la partita con più reti del Messina (3) è quella contro la Sancataldese, le alte sei vittorie dei biancoscudati sono arrivate vincendo di misura e in sole due occasioni segnando due reti. Una costante del Messina degli ultimi anni che si ripete è l’assenza di calci di rigore fischiati a favore contro i tre contro che non sono stati sventati.

Messina che nelle otto occasioni in cui è passata in vantaggio ha poi sempre riportato punti a casa, mai ribaltata la squadra di Romano. Quando invece a segnare il primo gol sono stati gli avversari il Messina è riuscito in un’occasione a ribaltarla, contro la Sancataldese alla seconda giornata e prima trasferta, e in un’altra a pareggiarla, sempre in trasferta col Sambiase all’ottava, mentre nelle altre tre occasioni sono arrivate le sconfitte: in casa col Gela nella settimana del fallimento che ha sicuramente inciso sulla testa dei calciatori, in casa della Nissa e ancora in casa contro la capolista Savoia.

I biancoscudati avevano iniziato decisamente meglio in trasferta, poi il rendimento tra casa e trasferta si è equiparato e al momento, con una partita in più giocata in casa, i peloritani hanno raccolto 15 punti tra le mura amiche del Franco Scoglio e 13 lontano da casa. Guardando infine quando il Messina segna o subisce le reti subite sono abbastanza omogenee 5 subite nei primi tempi e 6 subite nelle riprese, a sorprendere è che il Messina, contrariamente a quanto si possa pensare per una squadra che non ha svolto preparazione ha trovato il doppio delle reti nelle riprese (5 nei primi tempi e 10 nei secondi) con una concentrazione di sette nove reti superata l’ora di gioco.

I protagonisti di questo Messina

La pecca di questo primo Messina nel girone d’andata è stato di avere praticamente gli uomini contati. Solo Sorrentino è stato sempre in campo diciassette volte titolare, come Garufi e De Caro, ma mai sostituito a differenza del capitano e del difensore. Un altro a non essere mai uscito dal campo è Daniele Trasciani, sedici volte titolare avendone saltata una per squalifica. Questi sono i calciatori con più minutaggio impiegati da Pippo Romano. Sopra i mille minuti giocati anche Toure, Maisano, Orlando, Aprile e Roseti, praticamente i titolari del Messina fin qui.

A loro seguono per numero di minuti in campo e presenze Bosia, utilizzato meno anche per via degli acciacchi fisici, e Clemente, i due sono stati complementari in difesa. Saverino che praticamente ha saltato metà stagione e Bombaci entrato più nelle rotazioni nelle ultime settimane visto lo stop di Orlando. Chiamati più spesso in causa dalla panchina Fravola e Azzara, nove volte. Nonostante la poca scelta mister Romano ha comunque schierato due formazioni uguali quattro volte. Reggina e Vibonese, e ancora ma con interpreti diversi nelle due consecutive più recenti contro Vigor Lamezia e Nuova Igea Virtus.

Detto degli otto clean sheet di Sorrentino, i numeri positivi sono anche di Saverino e Roseti, quattro gol a testa per i due e gol pesantissimi visto che sono valsi 19 dei 28 punti del Messina. A quota tre con due assist Toure, due reti per Azzara e una a testa per Tesija e Aprile. Tra i più “cattivi” del Messina ci sono Trasciani con sette ammonizioni, De Caro a quattro gialli, Bosia e Azzara a tre. Un sola espulsione fin qui per Aprile contro l’Acireale alla quarta giornata.

immagine in evidenza di Francesco Saya