Si tratta dell'ennessima aggressione al -Madia- ai danni di operatori. Il 18 marzo prevista una manifestazione di protesta indetta dai sindacati di categoria
Ancora aggressioni all’OPG “Madia” di Barcellona Pozzo di Gotto. Sabato scorso un detenuto ha colpito più volte con un bastone, su cui erano stati piantati dei chiodi, un sovrintendente ed un assistente capo della Polizia Penitenziaria mentre gli veniva praticata un’iniezione prescritta dallo psichiatra dell’Istituto. I due agenti sono stati colpiti alla testa ed alla spalla ed hanno riportato ferite guaribili in 10 giorni. Un episodio gravissimo che ha nuovamente acceso i riflettori sul “Madia”. Oggi è intervenuta con una nota l’organizzazione sindacale autonoma di Polizia Penitenziaria. Il sindacato ricorda che al “Madia” c’è una carenza di 20 unità di agenti e di averlo segnalato più volte al presidente della Regione Raffaele Lombardo. Fra l’altro al “Madia” si sono già verificati episodi del genere. Nell’aprile scorso un detenuto aggredì due infermieri, un medico, contro il quale fu scagliato un televisore, ed un ispettore. Un altro agente fu ferito nel luglio scorso da un internato Ma problemi analoghi si stanno verificando sempre più spesso in molti penitenziari siciliani. Non per niente i sindacati di categoria hanno organizzato per il 18 marzo a Palermo una manifestazione che partirà dal carcere dell’Ucciardone.
I sindacati ricorderanno una volta di più ai vertici della Regione in particolare il problema degli organici insufficienti. Attualmente in Sicilia c’è una carenza di 510 unità di personale di Polizia Penitenziaria il che si riflette sui turni di servizio del personale . Altro grave problema è il sovraffollamento negli Istituti dove la presenza di circa 8000 detenuti comporta poco spazio a disposizione e poche attività per il recupero e il loro reinserimento.
