L’incontro richiesto dal deputato Vincenzo Garofalo (Pdl). Continuano intanto le manifestazione di solidarietà
Proseguono senza sosta le indagini dei Carabinieri per risalire all’identità di chi, nella notte tra lunedì e martedì, ha piazzato una bomba al quinto piano della palazzina di viale Giostra dove risiedono i due imprenditori messinesi, padre e figlio, Giovanni e Alessandro Rizzo. Due, al momento, le piste battute dalle forze dell’ordine, quella della vendetta privata o piuttosto lo zampino del racket e l’incubo delle estorsioni. Ormai da mesi, infatti, la famiglia di appaltatori vive a contatto con la paura di continue intimidazioni, addirittura aggressioni fisiche.
Grande solidarietà quella mostrata ai Rizzo da tutto il mondo politico ed imprenditoriale della città, e non solo di Messina: messaggi di supporto sono infatti giunti dai parlamentari nazionali originari della città dello Stretto e da molti altri protagonisti del mondo dell’imprenditoria siciliana. Un fatto i cui echi, come detto, sono giunti fin negli uffici romani, lì dove martedì Alessandro Rizzo incontrerà, presso la sede del Ministero degli Interni, il sottosegretario Alfredo Mantovano. L’incontro è stato richiesto ed ottenuto dal deputato Garofalo(Pdl), che ha ravvisato una preoccupante escalation nella dinamica dell’attentato.
-E’un incontro voluto per favorire il raccordo tra Stato e imprenditori – dichiara Garofalo – per unire le forze contro il racket e contro la mafia in un momento molto particolare. Col Governo e il ministro Alfano in prima fila, stiamo compiendo tutti gli sforzi possibili per fronteggiare la criminalità mafiosa, per liberare l’economia dai soprusi della mafia. A chi ha il coraggio di denunciare dobbiamo dare sostegno ed è per questo che ritengo meritevole di grande attenzione lo sforzo di Confindustria siciliana in generale e quelli, nella circostanza, della sede locale dell’Associazione degli industriali. All’incontro parteciperà per questo il presidente messinese Ivo Blandina che tanto si è speso negli ultimi mesi a tutela degli imprenditori capaci
di denunciare i tentativi di estorsione ai loro danni-.
Solidarietà a Giovanni Rizzo espressa anche dal deputato nazionale del Pd Francantonio Genovese e dal parlamentare regionale, sempre del Partito democratico, Filippo Panarello: “Ho già chiesto al presidente della commissione regionale antimafia – afferma quest ultimo – di prevedere al più presto un’iniziativa a Messina proprio per richiamare l’attenzione delle istituzioni regionali sulla città e affermare l’impegno contro la criminalità organizzata”. Vicinanza alla famiglia Rizzo anche da parte del gruppo Radicali Messina: “A Messina – si legge in una nota dei Radicali – c’è un clima di abbandono, di estraniamento, di disgregazione sociale, di smantellamento dei presìdi di solidarietà e di legalità. In alternativa abbiamo un numero esuberante di parlamentari cittadini in Commissione antimafia. C’è un nesso in tutto ciò? La criminalità può quindi benissimo permettersi tutti gli attestati di solidarietà verso le sue vittime perchè sa che a quegli attestati non seguiranno atti concreti. Da questa spirale perversa bisognerebbe uscire con la riaffermazione di uno “stato di diritto” che invece latita”.
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(foto Dino Sturiale)
