Il caso del piccolo Mirko: intervengono l'assessore Russo ed il Direttore del Papardo Caruso

Il caso del piccolo Mirko: intervengono l’assessore Russo ed il Direttore del Papardo Caruso

Il caso del piccolo Mirko: intervengono l’assessore Russo ed il Direttore del Papardo Caruso

martedì 03 Novembre 2009 - 20:34

La speranza è che almeno il sacrificio di Mirko non risulti vani. La morte del bambino rumeno ha scatenato un vespaio di polemiche sia sulla congruità dei soccorsi, sia sulle carenze nelle strutture ospedaliere messinesi.

L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo oggi ha disposto una indagine interna per accertare se era possibile salvare la vita al bambino.

Due dirigenti dell’assessorato forse già domani raggiungeranno Messina ed avvieranno il lavoro ispettivo. L’assessore Russo oggi è intervenuto personalmente sulla vicenda:

“Sono sorpreso del fatto che un simile episodio possa essere avvenuto a Messina – ha commentato lRusso – dove esistono ben due strutture di neurochirurgia: una all’ospedale Papardo e l’altra al Policlinico. Bisogna ricostruire i fatti con molta precisione e chiarire le eventuali responsabilità perché solo così potremo dare risposte certe alle comprensibili preoccupazioni dei cittadini”.

L’assessore Russo ha chiesto agli ispettori di verificare tutti i passaggi della vicenda. Da quando Mirko è stato trasportato al Piemonte fino a quando, per mancanza di posti letto negli ospedali cittadini, si è deciso di trasferirlo con l’elisoccorso a Cannizzaro di Catania. E proprio non appena l’elicottero è atterrato a Catania il piccolo è spirato sotto gli occhi dei genitori. “Dovranno essere valutate – ha aggiunto Russo – anche le registrazioni telefoniche del 118 di Messina per capire se la procedura utilizzata per il trasferimento del bambino è conforme al percorso diagnostico terapeutico previsto per i gravi traumi cranici pediatrici. In ogni caso smentisco categoricamente quanto è stato scritto su alcuni articoli di stampa, e cioè che l’episodio di ieri possa in alcun modo essere messo in relazione alla riforma sanitaria e alla rimodulazione dei posti letto. Né al “Piemonte”, né al “Papardo”, né in nessun altro ospedale siciliano è stata mai effettuata alcuna riduzione dei posti letto di terapia intensiva. Anzi, in sede di programmazione sanitaria, abbiamo già deciso che il numero dei posti letto sarà ulteriormente potenziato, soprattutto nei territori in cui l’attuale disponibilità è inferiore al reale fabbisogno. Proprio per fronteggiare situazioni del genere nel modo più appropriato e tempestivo, nell’assegnare gli obiettivi ai nuovi direttori generali abbiamo dato la massima priorità ai problemi legati all’emergenza urgenza e al potenziamento dei pronto soccorso”.,

Intanto anche il Direttore Generale dell’azienda Papardo Piemonte, Armando Caruso è intervenuto oggi pomeriggio affidando ad un comunicato alcune precisazioni: “Questa Direzione è addolorata e vicina ai familiari che hanno subito un così grave e tragico lutto dovuto al decesso del piccolo Mirco. In relazione a ciò si ritiene utile ed opportuno, per una corretta e puntuale informazione, precisare che questa Direzione non ha proceduto ad effettuare nessun “taglio” di posti letto nonché di personale. Viceversa ha confermato tutti gli incarichi attribuiti prima del 31/08/2009 dalle Direzioni Aziendali pro tempore per non abbassare i livelli essenziali di assistenza e in linea con le direttive fornite dall’Assessore alla Sanità Dr. Massimo Russo, ha proceduto e sta procedendo ad assumere ulteriore personale per l’area dell’emergenza. Per quanto afferisce ai posti di rianimazione – si legge ancora nel comunicato del Direttore Generale Caruso – da una visita dello scrivente all’Ospedale Piemonte è stato rilevato che i posti attivati erano quattro su otto disponibili, per mancanza di presidi dedicati. Conseguentemente, dopo avere informato personalmente il Dr. Massimo Russo, con delibera n° 182 del 14/10/2009 questa Direzione ha disposto l’acquisto del materiale necessario e con nota successiva del 16/10/2009 è stata disposta l’attivazione degli ulteriori quattro posti letto di rianimazione, previa fornitura del materiale richiesto che la Ditta fornitrice ha assicurato consegnare a giorni. Pertanto occorre ribadire che questa Direzione non ha effettuato riduzioni nella fornitura di servizi né di personale-.

Adesso però la palla passa agli ispettori dell’assessorato regionale ed alle due inchieste avviate dalla Procura. Ispettori e magistrati hanno il compito di scacciare tutte le ombre da una vicenda costata la vita ad un bambino di quattro anni.

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