-Caso Siciliano-, presentata istanza di rimessione contro i giudici: conoscono l'esito dell'udienza preliminare prima che sia celebrata

-Caso Siciliano-, presentata istanza di rimessione contro i giudici: conoscono l’esito dell’udienza preliminare prima che sia celebrata

-Caso Siciliano-, presentata istanza di rimessione contro i giudici: conoscono l’esito dell’udienza preliminare prima che sia celebrata

mercoledì 27 Aprile 2011 - 12:32

Scoperto un documento in cui il Pm dà per scontato il rinvio a giudizio degli imputati prima che venga celebrata l'udienza. Ora sarà la Corte di Cassazione a decidere

Un fatto senza precedenti, una vicenda grave sulla quale ora bisognerà fare chiarezza perché mette in dubbio l’imparzialità dei giudizi. E’ accaduto nel procedimento che riguarda l’attività svolta dall’ex Procuratore aggiunto di Messina Pino Siciliano. Il magistrato era stato arrestato nel 2009 dalla Squadra Mobile in un’inchiesta che toccò l’Università, il Policlinico e l’Ufficio Urbanistica del Comune.

Un fascicolo condotto dal procuratore capo di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone e dal sostituto Beatrice Ronchi nella quale sono indagati con Siciliano; l’ex segretario provinciale dell’Udc di Messina Michele Caudo; il liquidatore della Spa Impregilo Domenico Occhipinti; il rettore dell’Università di Messina Francesco Tomasello; il prof. Aldo Tigano, docente di Diritto Amministrativo alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Messina; il medico Adolfo De Meo; il figlio dell’ex procuratore aggiunto, il ricercatore universitario Francesco Siciliano; e l’avvocato Fabrizio Maimone Ansaldo Patti. L’udienza preliminare è stata fissata pochi giorni fa al 10 maggio prossimo. Si terrà al palazzo del Cedir di Reggio Calabria davanti al gup Petrone ma qualcosa è andato storto ed ora l’intero procedimento rischia un lungo stop. Sembra, infatti, che il Pm Beatrice Ronchi, ben prima che venga celebrata l’udienza preliminare, fosse a conoscenza del rinvio a giudizio di tutti gli imputati e per tutti i capi d’imputazione. L’avvocato Bonaventura Candido, che assiste il dottor Alfredo De Meo, ha presentato alla Corte di Cassazione una richiesta di rimessione per chiedere che il processo venga assegnato ad un altro giudice che dia garanzie d’imparzialità. Cosa sia successo è incredibile ma vero. Nel fascicolo del procedimento, depositato nella cancelleria del Tribunale di Reggio, l’avvocato Elena Florio, delegato dell’avvocato Candido, ha trovato un documento sottoscritto dal Pm Ronchi il 16 marzo 2011, stesso giorno in cui è stata avanzata la richiesta di rinvio a giudizio. Con questo atto il Pm , considerando già deciso il rinvio a giudizio dei sette imputati, chiede al tribunale di Reggio l’autorizzazione alla citazione di circa quaranta testi nel processo che dovrà essere celebrato. Si tratta di un documento, come scrive l’avvocato Candido nella richiesta di rimessione alla Cassazione, sottoscritto, datato, munito di timbro e depositato nel fascicolo a disposizione di tutte le parti. Come faceva il sostituto procuratore Beatrice Ronchi a sapere, ben prima che si celebrasse l’udienza preliminare, che gli imputati sarebbero stati tutti rinviati a giudizio come lei stessa aveva chiesto? Su questo interrogativo qualcuno ora dovrà pronunciarsi. Intanto l’avvocato Candido ha chiesto l’assegnazione del procedimento ad altri giudici.

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