Tomasello non si dimette. Il 7 agosto il Tdl
Con buona pace dei detrattori d’ateneo, già al lavoro sul dopo Franco Tomasello, ll rettore sospeso non si dimette. Sciogliendo anzi tempo la riserva – aveva annunciato ai suoi che si sarebbe preso 48 ore per vagliare la situazione – Tomasello ha fatto sapere che non si spoglia dell’ermellino. Scaduti i 60 giorni di sospensione, quindi, il rettore tornerà al suo posto. Nell’ordinanza di sospensione per Tomasello, il preside di Veterinaria Giovanni Germanà ed il docente e direttore di Dipartimento, Salvatore Giannetto, il Gip Antonino Genovese spiega il perché della decisione e perché ha -graziato- il consulente Raffaele Tommasini. La misura interdittiva è stata applicata al rettore per l’ipotesi di tentata concussione, Germanà è stato sospeso per due ipotesi di abuso d’ufficio, le stesse contestate a Giannetto. Quest’ultimo però, è stato interdetto da tutti gli incarichi ricoperti in ambito universitario, compreso quella di dirigente di Dipartimento. -Discorso diverso – scrive il Gip Genovese – va fatto per Raffaele Tommasini. Il suo contributo si è sempre collocato al di fuori del ruolo istituzionale ricoperto (…)Non risulta che l’incarico di consulenza nei confronti del Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria e dei direttori di Dipartimento sia divenuto operativo. (…) Tale costatazione se non esclude la sua responsabilità penale, non permette di ipotizzare quel concreto rischio di strumentalizzazione dell’ufficio per fini delittuosi che l’interdizione mira a prevenire-. La decisione del Gip su Tommasini, cioè, riguarda come è ovvio i margini di applicazione dell’istituto dell’interdizione – la misura richiesta dalla procura – e non il più complessivo ruolo da lui svolto all’interno della vicenda.
Intanto è già stata fissata l’udienza davanti al Tribunale della libertà che riesaminerà l’ordinanza del 20 luglio: si comincia il 7 agosto prossimo.
