Approfittando della debolezza psicologica della vittima che aveva appena perso un congiunto in un incidente sul lavoro, Nunzio Abate è riuscito a farsi dare la somma di denaro promettendo di sbrigare lui le pratiche difensive nel procedimento sulla morte bianca nel quale il truffato è indagato
L’arresto del quarantaquattrenne Nunzio Abate è arrivato ieri pomeriggio al termine di una lunga attività investigativa dei Carabinieri di Taormina. L’uomo, nato in Germania, ma residente a Gaggi, è un operaio già conosciuto dalle forze dell’ordine che ora dovrà rispondere di per truffa in concorso. Le indagini dei militari della Stazione di Graniti, erano scattate nel mese di novembre 2009 quando la vittima delle truffa si è recata presso la Caserma dei Carabinieri per denunciare di essere rimasto vittima di una raggiro. Come poi ricostruito nel corso delle indagini dai militari dell’Arma, Abate approfittando del particolare stato di debolezza psicologica della vittima dopo la tragica morte di un congiunto per un incidente sul lavoro, che vede peraltro indagato il truffato, si proponeva quale intermediario per agevolare il disbrigo delle pratiche difensive, facendosi consegnare diecimila euro.
Ieri i Carabinieri della Stazione di Graniti hanno notificato il provvedimento cautelare a Nunzio Abate che ora si trova ai domiciliari.
