Duro colpo al clan Mangialupi. Beni per 800mila euro sequestrati alla famiglia Cutè

Duro colpo al clan Mangialupi. Beni per 800mila euro sequestrati alla famiglia Cutè

Duro colpo al clan Mangialupi. Beni per 800mila euro sequestrati alla famiglia Cutè

venerdì 25 Giugno 2010 - 11:02

Continua la strategia della Procura di aggressione ai patrimoni dei clan ottenuti illecitamente per togliere loro potere. La Squadra Mobile ieri ha messo sotto chiave tre apparmanenti, un'auto e due scooter. Rubinetteria in oro, docce e vasche idromassaggio e persino tv e divani nei bagni

L’aggressione dei patrimoni illeciti dei clan è la strategia seguita dalla Procura per tagliare le gambe alle associazioni malavitose. E la Squadra Mobile ha contributo in questi ultimi anni non poco a raggiungere quest’obiettivo.

Ieri un nuovo duro colpo è stato inferto dagli uomini della squadra mobile di Messina diretti da Marco Giambra. Beni per un valore di 800 mila euro sono stati sequestrati al pregiudicato Alessandro Cutè, 52 anni, noto esponente del clan di Mangialupi e ai tre suoi figli, Antonino, 31, Luca, 29 e Giuseppe 24 anni.

A cominciare dalla villetta su tre piani che sorge all’interno del rione Mangialupi. “Una costruzione che – come sottolineato in conferenza stampa dal dirigente della Mobile, Giambra – si dipana tra le baracche e le casette basse come a voler ostentare con tracotanza il potere”. In questa villetta, abitano le famiglie di Antonino e Giuseppe Cutè. A quest’ultimo è intestato anche il terzo immobile oggetto di sequestro, una casa in via Marco Polo. Infine sono stati sequestrati una Opel Astra ad Alessandro Cutè e due scooter intestati ai figli.

Sulla base delle richieste di adozione di misure di prevenzione patrimoniali formulate dalla Squadra Mobile,il Tribunale di Messina – Sezione Misure di Prevenzione ha emesso il decreto di sequestro per i tre immobili e i tre veicoli. La villetta che è stata costruita a Mangialupi oltre a essere abusiva, in più occasioni era stato oggetto di sequestro amministrativo da parte della Polizia Municipale che aveva anche apposto i sigilli. Ma nonostante ciò avevano sempre continuato a costruire e ad arredare con beni di lusso gli appartamenti. Vasche docce ad idromassaggio, televisori lcd e divani in pelle nel bagno, rubinetti rivestiti in oro, letti a baldacchino e tanto altro ancora.

Il sequestro di ieri è solo l’ultimo in ordine di tempo. A gennaio sempre la Squadra Mobile sequestrò l’arsenale del clan a Mangialupi e lo scorso anno in due distinte operazioni, il 12 maggio ed il 6 giugno, sequestrò l’immenso patrimonio del clan di Mangialupi. In due appartamenti di viale San Martino la Polizia sequestrò tre chili e mezzo di cocaina e 175 grammi di eroina, ed un milione di euro in contanti.

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