Emergenza territorio. “Piovono” le polemiche. Trovato: «Occorre agire con tempismo»

Emergenza territorio. “Piovono” le polemiche. Trovato: «Occorre agire con tempismo»

Emergenza territorio. “Piovono” le polemiche. Trovato: «Occorre agire con tempismo»

giovedì 03 Marzo 2011 - 10:39

Il presidente dell’Ordine degli ingegneri chiede di avviare una programmazione che consenta di intervenire in pre-emergenza: «Attivare i radar metereologici e sostenere le convenzioni con i quartieri». Dubbi di Guerrera e Restuccia sul ritardo negli affidamento degli incarichi di progettazione nelle zona OPCM

Terminata la pioggia, come spesso accade in situazioni del genere, cominciano a piovere le polemiche. Il nubifragio di lunedì, sulla scorta di quanto avvenuto nell’ottobre di un anno e mezzo fa, quando già si parlò di “tragedia annunciata” e dunque evitabile, non fa che alimentare polemiche su quanto sarebbe necessario fare e che invece si continua ad ignorare. La pensa così il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Santi Trovato, nelle ultime settimane impegnato con i quartieri per lavorare alla firma di quei protocolli d’intesa che possano consentire un’attività di monitoraggio preventivo del territorio, e di cui oggi si torna ovviamente a parlare.

Trovato, infatti, sottolinea il bisogno di una complessiva attività di inteventi in pre-emergenza che possano consentire di attenuare la conta dei danni, inevitabilmente più “salata”, a tragedie avvenute. Si fa dunque un salto indietro nel tempo, quando nella scuola -Simone Neri- di Giampilieri Superiore (vedi correlato), venne proposta l’installazione di innovativi Radar metereologici messi a punto dagli studiosi del Politecnico di Torino.

Un’iniziativa che però Trovato lamenta essere stata seguita dal silenzio più assoluto, «forse perché – aggiunge provocatoriamente il rappresentante di categoria – si era già messa in moto la -macchina bellica- dei soggetti amministrativi nominati Commissari e Soggetti Attuatori dalla O.P.C.M. Vogliamo però ricordare – continua – che con l’utilizzo dei radar in questione, è possibile monitorare le precipitazioni atmosferiche su vaste aree del territorio e quindi segnalare l’arrivo di possibili nuove bombe d’acqua» . Trovato rinnova dunque la sua proposta: avviare da subito l’installazione delle strumentazioni che peraltro sono già in dotazione da circa 1 anno alla Protezione Civile Regionale e, sembra, ancora non tutte messi in funzione. Richiesta inoltrata al Presidente della Regione e alla Protezione Civile Regionale già l’anno scorso.

«Non è solo un problema di risorse come spesso viene affermato in queste situazioni – dichiara Trovato – ma di adeguata programmazione degli interventi di messa in sicurezza in fase di pre-emergenza. Non ci stanchiamo di ripeterlo: occorre agire con adeguato tempismo prima del verificarsi dei disastri per salvare non solo vite umane, ma anche per non gravare di costi esorbitanti le Casse pubbliche». Il presidente dell’Ordine invita dunque Buzzanca ad inserire nella richiesta dello Stato di Calmità Naturale anche l’istanza per ottenere adeguate risorse finalizzate alla redazione di un Documento programmatico in pre-emergenza sulle principali criticità territoriali segnalate.

Ma i dubbi, in questo caso presentati in forma di interrogazione scritta, rispetto ai progetti posti in essere per l’attività di messa in sicurezza del territorio e ai relativi incarichi assegnati, vengono avanzati anche dai consiglieri comunali Restuccia e Guerrera. Nonostante l’urgenza, la Giunta ha approvato solo lo scorso 22 febbraio l’affidamento a professionisti per la redazione di progetti esecutivi riguardanti le somme ottenute con l’accordo per la programmazione e il finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico. Una decisione arrivata dopo un’attesa di 14 mesi perché l’intesa venne stipulata tra Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e il Ministero, il 30 marzo 2010.

Un’eternità, secondo Restuccia e Guerrera, considerata la precaria situazione del territorio, che ha fatto anche correre il rischio di perdre anche le risorse stanziate. I rappresentanti del civico consesso chiedono all’amministrazione chiarimenti su quanto accaduto, invitando Buzzanca e Isgrò ad individuare eventuali responsabilità dei dirigenti.

Elena De Pasquale

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