I rappresentanti di Sviluppo Italaia e del gruppo di imprese vincitrici dell’appalto per gli interventi nell’area dell’ecomostro, bloccati dalla chiusura dell’Aereoporto di Fontanarossa per la pioggia di cenere
L’attività eruttiva dell’Etna, diventata sempre più intensa nelle prime ore della mattinata, “interferisce” anche con la città dello Stretto. Questa mattina, infatti, era attesa la consegna dei lavori da parte di Sviluppo Italia al gruppo di imprese vincitrici dell’appalto per i primi lavori all’Inceneritore di San Raineri, ma la chiusura dell’Aereoporto Fontanarossa a causa della pioggia di cenere vulcanica ha bloccato arrivi e partenze. Lo scalo, dovrebbe riaprire intorno alle 11, ora in cui era stato programmato l’appuntamento alla Zona Falcata, che è dunque slittato a lunedì 16 maggio, alle 11.30.
I lavori, lo ricordiamo, riguarderanno, esclusivamente, lo smantellamento e le demolizioni delle parti murarie e dovranno essere svolti in 90 giorni, ovvero tre mesi tondi tondi, ad un costo complessivo di 180 mila euro. Ma nel corso delle operazioni, cosa ancor più importante, verranno effettuati i cosìdetti campionamenti massivi, più semplicemente dei sondaggi, che permetteranno di capire quali siano le condizioni del terreno e dunque dell’intera area, soprattutto in termini di qualità ambientale: sulla base dei risultati che verranno fuori dalle successivi analisi dei campioni prelevati si potrà capire quale sarà, in termini finanziari, il tipo di intervento da sostenere per poter arrivare alla completa bonifica della zona e consentire la demolizione dell’Ecomostro. Contestualmente, secondo quanto previsto dalla gara, verranno effettuati i primi interventi dimessa in sicurezza dell’area inceneritore, la rimozione dei rifiuti presenti, la scoibentazione delle strutture contenenti MMVF a vista, la demolizione dei locali ad uso civile annessi all’inceneritore.
