Sentito dalla Squadra Mobile, il titolare ha negato di aver ricevuto richieste estorsive. I Carabinieri invece cercano la persona che con molta probabilità occupava l'appartamento al primo piano di via della Zecca che ieri è andato in fiamme. Il 15 gennaio 2001 in quella casa fu trovato morto a colpi di coltellate il tassista Giovanni Napoli
E’ stato ascoltato stamattina dalla Squadra Mobile, il titolare della concessionaria Caselli Motors che ha negato di aver ricevuto richieste estorsive. Gli investigatori della Polizia di Stato si stanno occupando delle indagini sull’incendio che alle 2 di stamattina ha distrutto completamente 2 camper e un’auto e ha danneggiato altre 9 vetture. Le indagini mirano ad accertare prima di tutto la matrice delle incendio. Capire cioè se ci sia la mano di qualcuno dietro le fiamme che hanno interessato alcune delle vetture presenti nello spiazzo a cielo aperto di una delle concessionarie del gruppo Caselli Motors.
I Vigili del Fuoco, intervenuti insieme a numerose volanti della Polizia di Stato, non sono stati in grado di appurare la natura dell’incendio. Non è stata trovata alcuna tanica di benzina o traccia di liquido infiammabile che indirizzino le indagini verso la matrice dolosa delle fiamme e al momento gli investigatori della Squadra Mobile non stanno trascurando nessuna pista.
Alla ricerca della persona che occupava abusivamente l’appartamento in via della Zecca, sono invece i Carabinieri del Nucleo radiomobile che stanno investigando sulle cause dell’incendio divampato ieri e che solo grazie al tempestivo intervento dei militari ha evitato la tragedia. Quattro persone fra cui una donna di 85 anni, che abitavano ai piani superiori dell’appartamento sonno stati tratti in salvo dai Militari.
Una densa coltre di fumi tossici si è sprigionata per l’incendio causato dagli arredi dell’appartamento che è rimasto disabitato dal 15 gennaio 2001 quando fu trovato morto il proprietario, il tassista Giovanni Napoli, accoltellato all’addome da un minorenne che fu arrestato per omicidio il pomeriggio stesso.
I Carabinieri stanno cercando di capire se nella casa, disabitata fin da qual giorno, si fosse introdotto qualcuno abusivamente per risiedervi. In questo caso è da accertare se l’incendio sia stato un incidente provocato da una svista e alimentato dalla mole di suppellettili accatastate all’interno della casa o piuttosto le fiamme siano state appiccate di proposito.
