Dopo i chiari pareri del Garante dei prezzi («tariffazione poco trasparente e potenzialmente ingannevole»), il presidente del Comitato Pendolari rende note le denunce di alcuni utenti
«Dopo le reiterate denunce del comitato, a proposito della malevole e dannosa complicità tra Rfi e Armatore privato, tesa a favorire quest’ultima nell’area dello Stretto, e nonostante il garante per la sorveglianza dei prezzi, interessato da noi, sulla problematica si sia espresso chiaramente, nulla si muove». La denuncia è del presidente del Comitato Pendolari dello Stretto Pietro Interdonato, che ricorda quanto detto dal Garante, il cosiddetto -Mister Prezzi-: «L’addizionale carburante applicata da numerose compagnie, andrebbe fortemente ridotta o addirittura abolita visto che le quotazioni dei carburanti sono tornate al livello di due anni fa. Queste voci hanno prodotto incrementi sul prezzo finale fino ad un massimo del 111% per il servizio passeggeri non residenti. Questo sistema di tariffazione è poco trasparente e potrebbe essere ingannevole per gli utenti».
«Nonostante sia passata una settimana – osserva Interdonato – nulla di nuovo, sia per quanto riguarda RFI, a maggior ragione per la compagnia privata». Un quadro aggravato dal «pessimo andazzo da quasi fallimento per quanto riguarda RFI, non essendoci mai stata una discontinuità con il passato, teso solo a lasciare le cose immutate, quindi a far primeggiare il privato (ma il Ministro queste cose le conosce, il vertice di una società che non vuole fare concorrenza o farla solo fittiziamente dovrebbe solo dimettersi!!!)». Interdonato ricorda che «sono arrivate varie denunce alla sede del Comitato, di utenti che avevano pensato di traghettare con il privato, a causa di una pessima gestione di RFI. Alcune di queste sono paradigmatiche e per questo abbiamo deciso di renderele note».
Ad esempio «un utente reggino aveva deciso di trascorrere le feste (l’8 dicembre) presso i propri congiunti in città, doveva rientrare ieri, poiché la società emette biglietti a tempo A-R 3GG al modico(?)prezzo di 30 euro (Comprensivo di euro 9,00 Bunker Surcharge). Essendo andata l’auto in panne, l’utente ha telefonato alla società e gli addetti hanno risposto -Se vuole rientrare dovrà munirsi di un nuovo ticket, il cui costo è di 29 euro-. Altra denuncia ci perviene da un utente che per il solo viaggio è stato costretto a pagare 29 euro, tariffa ormai insostenibile, intenta solo a ripianare i debiti della società privata, con il tacito accordo di Rfi».
