«Sapevo che ci avrebbero creato dei problemi, difficile trovare qualcun'altro disposto a pagare un affitto così oneroso» afferma il presindente Ruggeri nello spiegare l'intoppo di questa mattina con la ditta proprietaria del locale. «Stavolta però non ho mollato»
Una normale attività di sgombero di un locale, per volontà di cessazione di contratto d’affitto si è trasformato in un braccio di ferro che ha reso necessario l’intervento di Polizia Municipale e Carabinieri. Protagonisiti dell’improvvisata “querelle” una delegazione dell’Ato3, incaricata di effettuare lo “pulizia totale” dei lolcali e i proprietari del deposito, in zona Maregrosso, a cui la società d’ambito «ha pagato finora un affitto fin troppo oneroso» ha commentato il presidente Antonio Ruggeri (nella foto), spiegando l’intoppo burocratico verificatosi in mattinata.
«Questa volta – ha dichiarato il dirigente della società – non mi sono arreso di fronte all’ostruzionismo e alle resistenze che già immaginavo sarebbero state create alle persone da me incaricate di liberare definitvamente quegli spazi e trasferire così il materiale nei nostri depositi. Non è la prima volta – spiega Ruggeri – che Rete Abile (questo il nome della ditta proprietaria dell’immobile) – ha posto dei problemi in ordine alla volontà mostrata dell’Ato3 di abbandonare quei locali il cui costo annuale si aggira intorno ai 100 mila euro. Una somma che con la politica di tagli e risparmi che ho deciso di portare avanti si rivela assolutamente superflua».
Ruggeri, dunque, già “preparato” ad un’eventualità di questo tipo è passato immediatamente al contrattacco, invitando i propri collaboratori a chiamare le forze dell’ordine e recandosi personalmente sul posto. Una “bagarre” conclusasi positivamente per l’Ato3 che grazie all’intervento delle forze dell’ordine ha avuto modo effettuare gli interventi di sgombero. «Non simo più intenzionate a sostenere spese in eccesso a danno della comunità»