Di seguito pubblichiamo l’affettuoso saluto che la famiglia di Giuseppe Zuccarello, morto nell’incidente stradale verificatosi lo scorso 25 marzo sulla SS114, ha deciso di condividere con i lettori di Tempostretto.it. Il ricordo commosso di chi ne ha conosciuto la generosità e la voglia di vivere
Era un city angel, e come un angelo nella serata del 25 marzo è volato in cielo a bordo della su Yamaha R6. Lo hanno ricordato in tanti Giuseppe Zuccarello, il 41 enne strappato alla vita per l’ennesimo ed inspiegabile, almeno per chi “ragiona” con il cuore, incidente stradale consumatosi lungo la SS1114, all’altezza del bivio di Galati Sant’Anna. Originario di Messina Centro ma residente a Galati Marina con la moglie Francesca, Giuseppe, per gli amici Pippo, ex-guardia giurata, aveva deciso di dedicare la sua vita agli altri entrando a far parte del gruppo dei city angels che di notte girano per le strade di Messina cercando di fornire aiuto e riparo ai tanti senza tetto.
Non gli -ruberemo- ulteriore spazio: non descriveremo altri dettagli della sua vita, né tantomeno ripercorreremo i momenti di quella tragica notte: perché lo spazio adesso è dedicato solo a lui, che anche noi, anche voi, avremo modo di conoscere attraverso le parole, colme di dolore, di chi con quel giovane uomo ha avuto modo di condividere la propria vita, familiari ed amici. Pensieri che si accompagnano al volto sorridente di chi ha veramente vissuto per la vita.
Caro figlio,
caro fratello,
un giorno te ne sei andato troppo in fretta per poterti fermare, per comprendere, che al di là di quella porta, non ti avremmo più rivisto, abbracciato, sentito vicino .. quella mattina tutto sembrava realmente diverso, nell’aria c’era qualcosa, che mai e poi mai, ci avrebbe fatto supporre quanto dolore sarebbe imploso, improvvisamente, a ciel sereno, in questa bellissima primavera, dove le nubi sono solo un breve attimo nel cielo estasiato, dentro la bellezza di un sorriso, il tuo, sempre presente e vitale, nella voce calda e profonda .. Quel tuo gesto nel salutarci, sarebbe stato l’ultimo, postumo .. una forza di elevata natura, un’imponderabile amarezza che si sarebbe riversata su di noi, la nostra casa, in questa inerme aria rarefatta di silenzio .. L’attesa, poi, avrebbe fatto il resto, in quella sala di rianimazione, dove tu hai lottato .. eccome se lo hai fatto! Coraggiosamente, da leone, ammaccato e stordito, hai perso i sensi, e inerme sei scivolato via .. come un fanciullo, ti sei scrollato di dosso tutto il dolore, la sofferenza .. La terra e così limpida vista da quassù, il disagio e solo una maschera senza pianto, mentre intorno a noi e calata l’ombra del tormento, amarezza, un affanno senza eguali, un indivisibile cuore che trascinde il sangue, e ci lega ancor di più a te, a quel che hai dovuto sopportare, mentre la morte ti strappava con travaglio all’affetto di tutti noi!
Caro figlio, caro fratello, ti giunga tutto il nostro amore, la perenne luce che hai saputo donarci senza risparmiarti mai .. Ogni tassello si ricongiunge in noi, ogni ricordo si plasma di nuova linfa, e si riaccende di speranza, nei piccoli grandi gesti di cui eri capace. Sangue del nostro sangue, la vita sembra solo un breve cammino adesso, dove i passi tuoi ci hanno insegnato a capire .. quanto doloroso sia, varcare quella soglia. Ci mancherai infinitamente Pippo …
Con amore Mamma, Papà, Salvatore, Maria Grazia
