Non c’è pace per i servizi sociali: una cooperativa chiede verifiche. E tutto potrebbe slittare

Non c’è pace per i servizi sociali: una cooperativa chiede verifiche. E tutto potrebbe slittare

Non c’è pace per i servizi sociali: una cooperativa chiede verifiche. E tutto potrebbe slittare

giovedì 24 Marzo 2011 - 12:33

Genesi, rimasta “fuori dai giochi”, solleva dubbi sulle posizioni delle altre coop. Anche quattro consiglieri comunali chiedono chiarimenti sui contratti finora posti in essere

Aggiudicazione delle gare, tutto finito? Forse. Perché non c’è pace nel settore dei servizi sociali, dopo tre anni di proroghe, dopo le dimissioni dell’assessore Aliberti in seguito al caso contributi, dopo l’inchiesta tutt’ora in corso. Le gare svoltesi ieri (vedi articolo correlato) non sembrano chiudere il capitolo bandi. Com’era prevedibile, infatti, una delle cooperative rimaste “fuori dai giochi”, Genesi, ha presentato una memoria alla commissione di gara chiedendo specifiche verifiche. La cooperativa, in particolare, chiede «che le verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni presentate, in ordine alla situazione di regolarità al 24 febbraio 2011, siano effettuate con specifiche richieste sulla regolarità». Nel dettaglio, si chiede di rivolgersi all’Inps «con specifica richiesta se vi siano eventuali esposizioni debitori o a ruolo, presenza di dilazioni, rateizzazione, debiti sospesi, contestati, non pagati, inerenti la posizione contributiva, notificate di contributi previdenziali e assistenziali», all’Agenzia delle Entrate, «in ordine ai carichi pendenti tributari, notificati; eventuale accertamento tributario non impugnato e divenuto incontestabile» e alla Serit Sicilia «in ordine al pagamento di imposte e tasse, Comunali, Provinciali, Regionali e Nazionali, iscritte a ruolo, notificate, contestate, rateizzate o non pagate, definitivamente accertate eventuale accertamento tributario non impugnato e divenuto incontestabile».

Ulteriori chiarimenti Genesi li chiede «in ordine alla verifica della dichiarazione di aver assolto agli obblighi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, considerato che l’Ente può avvalersi delle informazioni comunque pervenute nella disponibilità della stazione appaltante e accertato con qualsiasi mezzo di prova dalla stessa, essendo questa Amministrazione in possesso dei nominativi dei lavoratori che svolgono servizi nel Comune di Messina, questa può essere verificata richiedendo alla ditte partecipanti la presentazione dell’elenco dei dipendenti, data di assunzione, data prima visita medica e controllo sanitario periodico (controllo sanitario dei lavoratori)». Verifiche dettagliate, che rischiano di far slittare l’aggiudicazione definitiva degli appalti, con conseguente, a questo punto inevitabile, proroga.

Ad aggiungere pepe ci pensano quattro consiglieri comunali, Tanino Caliò del Pid (che ha presentato denuncia ai carabinieri sulla questione visite mediche, vedi articolo correlato), Nino Restuccia dell’Mpa, Giovanni Cocivera del Pdl e Marcello Greco dell’Udc. I quali hanno chiesto che vengano trasmessi i contratti relativi alle seguenti gare d’appalto riguardanti i servizi del centro di aggregazione giovanile di Bordonaro, del trasporto portatori di handicap ai centri occupazionali riabilitativi e dell’assistenza e trasporto dei portatori di handicap nelle istituzioni scolastiche. Servizi affidati, rispettivamente, ad Azione Sociale, Nuova Presenza e Progetto Vita tra maggio e luglio 2010. E i cui contratti, evidentemente, sollevano nuovi dubbi su un settore sempre più ingarbugliato.

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