Nottata tra i corridoi di Palazzo Zanca per i lavoratori della Triscele e il popolo del no al ponte

E’ stata una delle nottata più fredde di questo inizio d'autunno/inverno e loro, i lavoratori della ex-birra Messina, come annunciato negli articoli di ieri (vedi in basso i servizi) hanno deciso di trascorrerla tra i corridoi deserti di Palazzo Zanca, dove di giorno si fa un gran parlare ma al momento concreto si riesce a fare ben poco. I dipendenti, 43 in totale le famiglie il cui destino occupazionale è legato a quella “benedetta” delibera da approvare, non hanno però trascorso la nottata da soli. A far loro compagnia, lo abbiamo anticipato, il popolo dei no pontisti, anch’essi questa mattina pronti ad occupare la tribuna dell’aula consiliare. Un gesto di solidarietà che ha dato un pizzico di coraggio ai lavoratori, come spiegato ieri da uno di loro, Domenico Sorrenti, con cui ci siamo messi in contatto telefonico. La nottata è trascorsa con il pensiero già rivolto all’intensa mattinata di oggi, quando si spera veramente che gli scranni del Comune Palazzo Zanca siano al completo. Di seguito riportiamo la cronaca notturna e l’intervista video realizzata a Domenico Sorrenti, per capire come veramente siano trascorse le ore nel buio di un Palazzo la cui “assenza” diventa ogni giorno più assordante.

​(foto Sturiale)

LA CRONACA DI UNA NOTTE

Servizio direttamente dal comune di Messina, dove la Rete No Ponte è accorsa a dar manforte agli operai Triscele. Durante la tarda serata di martedì è entrato in aula persino il sindaco Giuseppe Buzzanca dicendosi "meravigliato" della notizia dell'occupazione. Tra gli operai serpeggia un pò di timore per il proprio futuro, com'è giusto che sia. Ma si vede nel loro volto la voglia di chi non si vuole più arrendersi alla fatalità e prendere in mano il proprio destino. Stanchi, sfiniti, alcuni si sono accasciati per terra a riposare, altri hanno continuato in veglia. L'amore per i propri figli e la voglia di dar loro un futuro, è il movente principale che li spinge a lottare. Discutere con loro e condividere lo spazio di un consiglio comunale restituito così davvero ai cittadini è stata una delle esperienze politiche migliori che un militante oggi potesse sperare di fare. Abbiamo davvero incontrato la crisi, la crisi che si abbatte sui corpi delle persone e che mortifica un'intera vita dedicata al sacrificio. Ma abbiamo incontrato anche la voglia di cambiamento che loro vogliono incarnare: invitano Messina a non arrendersi, ad essere coraggiosa e a riprendersi in mano il futuro. Invitano i cittadini non solo a solidarizzare, ma a portare insieme a loro in piazza le altre vertenze cittadine. In sostanza, la loro lotta è la lotta dell'intera città. Un gesto esemplare che potrebbe scatenare la voglia di rinascita in città. (MARCO LETIZIA)

IN BASSO L’INTERVISTA VIDEO A DOMENICO SORRENTI