Nuova acquisizione di atti al Comune nell’inchiesta sugli incarichi ad Antonio Ruggeri

Ancora un’acquisizione di atti al Comune. L’ha disposta il procuratore aggiunto Vincenzo Barbaro nel’inchiesta sulle parcelle gonfiate che Palazzo Zanca avrebbe pagato all’attuale capo di gabinetto del sindaco, Antonio Ruggeri, indagato per truffa ai danni del Comune.

Gli agenti della sezione di PG della Polizia oggi si sono recati a Palazzo Zanca ed hanno acquisito copia dei mandati di pagamento a favore di Ruggeri e dei decreti ingiuntivi che il capo di gabinetto ha fatto notificare al Comune. Decreti che, fra l’altro, non hanno trovato alcuna opposizione da parte di Palazzo Zanca.

L’intera documentazione finirà ora sul tavolo del procuratore aggiunto Barbaro che nei prossimi giorni interrogherà Ruggeri.

Il 22 maggio scorso un commissario ad acta aveva intimato al Comune di Messina di corrispondere a Ruggeri 726 mila euro, secondo quanto aveva stabilito una sentenza del Tar di Catania.

Ma, secondo l’accusa, le somme dovute a Ruggeri per incarichi professionali che erano stati assegnati al suo studio, sarebbero state gonfiate.

Inoltre il procuratore aggiunto Barbaro sta indagando anche su un altro filone d”inchiesta, quello relativo ai tre incarichi ricoperti da Ruggeri: capo di gabinetto, presidente dell’Ato 3 e direttore del Polo catastale. Un caso portato alla ribalta dai consiglieri comunali Giuseppe Melazzo, Nello Pergolizzi e Claudio Canfora,che hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti ed alla Procura. I tre esponenti politici sottolineavano la collezione d’incarichi assegnati a Ruggeri e la strana posizione del capo di gabinetto che aveva inviato una serie di decreti ingiuntivi al Comune di Messina con il quale, dunque, aveva in corso un contenzioso.