La Dia gli ha posto sotto sequestrato beni aziendali, un immobile e sei cavalli per un valore di 700 mila euro
E’ ancora il boss barcellonese Carmelo Bisognano a finire nel mirino della DIA. Il 20 aprile scorso la sezione messinese della Direzione Investigativa Antimafia gli aveva sequestrato beni per 10 milioni di euro fra i quali immobili, automezzi, conti correnti e quote societarie. Ora all’imprenditore del settore movimento terra la Dia ha sequestrato ancora quote sociali e poi beni aziendali, 6 cavalli ed un immobile il tutto per un valore di 700 mila euro.
Dopo il primo sequestro la Sezione Operativa della DIA non si è fermata ed ha continuato ad indagare sulle ricchezze di Bisognano, ritenuto il capo della famiglia dei Mazzarroti e da tempo ormai detenuto in regime di 41 bis. Nonostante il provvedimento restrittivo, secondo gli investigatori, Bisognano continuerebbe a gestire l’organizzazione mafiosa e ad arricchire il suo patrimonio.
Carmelo Bisognano, 44 anni è già stato condannato, in primo grado, per associazione mafiosa, nel maxiprocesso ‘Mare Nostrum’ nel quale sarebbero emersi i suoi collegamenti con Cosa Nostra palermitana.
Il suo clan era dedito al traffico di sostanze stupefacenti, alle estorsioni, ai subappalti ed alla fornitura di materiali edili e di inerti alle pubbliche amministrazioni ed al controllo della discarica di Mazzarrà S. Andrea.
I beni sono stati sequestrati oggi su decreto del Tribunale di Messina – Misure di Prevenzione di Pubblica Sicurezza.