Otto milioni e mezzo di dubbi sulla riqualificazione del Tirone

Otto milioni e mezzo di dubbi sulla riqualificazione del Tirone

Otto milioni e mezzo di dubbi sulla riqualificazione del Tirone

mercoledì 08 Ottobre 2008 - 09:53

Il riavvio delle procedure per la riqualificazione coincide con la quarta edizione della -Scala Immobile-

Si è risvegliato l’appetito edilizio sull’ultima area libera in città. Proprio mentre il collettivo artistico -Machine works- propone la quarta edizione della manifestazione -La Scala Immobile-, venerdì sulla scalinata Santa Barbara (il programma in approfondimento).

Il sindaco Giuseppe Buzzanca è tornato da Palermo con l’impegno da parte del presidente della Regione Raffaele Lombardo a firmare a breve l’Accordo di Programma per permettere al Ministero delle Infrastrutture di erogare il finanziamento per il Contratto di Quartiere 2. Se la procedura andrà a buon fine la città riceverà 8 milioni e mezzo di euro per il progetto di riqualificazione del Tirone, di piazza del Popolo e della scalinata Santa Barbara.

Una riqualificazione, però, che molti guardano con perplessità, visto che stando ai progetti finora elaborati dalla Stu (Società di Trasformazione urbana), sull’area si abbatterà e si costruirà molto. «Si tratta di una colata di cemento – ha affermato senza mezzi termini Ciccio Rizzo, ex consigliere comunale e membro del Comitato -Ama il Tirone- -.» Sulla stessa linea anche la Federazione provinciale dei Verdi, che in una nota del 26 settembre ha espresso la sua preoccupazione per la filosofia -edificatoria- alla base del piano di riqualificazione.

Preoccupazione condivisa dal collettivo artistico -Machine works-, che con -La Scala Immobile- intende mettere in luce la bellezza e l’abbandono dei luoghi, che è il destino della memoria di una città che guarda al futuro senza curarsi del passato. Una memoria, appunto, messa a rischio dagli interventi della Stu, che sembrano poco conservativi e molto speculativi. Nonostante l’assessore ai Lavori pubblici Gianfranco Scoglio si sforzi da tempo di negare questa idea.

E c’è di più. Come ha sottolineato Rizzo: «L’utilità sociale del progetto, che viene tanto sbandierata, è minima, basta guardare i progetti. Gli edifici che verranno costruiti al Tirone sono: un parcheggio, una struttura che non è stato chiarito se destinare all’università o ad una scuola, e ben 5 palazzi (si può parlare di grattacieli) privati. Un discorso a parte è la riqualificazione della scalinata Santa Barbara e di Piazza del Popolo. La prima avrà sostituite la pavimentazione e l’illuminazione, oltre al recupero dei fabbricati di pregio e la ricostruzione in stile di quello crollato. Per piazza del Popolo è prevista la pedonalizzazione completa, mentre i prospetti degli edifici non verranno intaccati dall’intervento. In compenso, è prevista l’apertura al traffico veicolare della galleria Santa Marta.

«Il tutto, per di più – ha concluso Rizzo – con soldi pubblici, perché di finanziamenti privati ancora non c’è traccia.»

Sullo sfondo della questione, comunque, rimane la situazione amministrativa della Stu, una società partecipata dal Comune (al trenta per cento, mentre il settanta è diviso tra le imprese -Garboli-Conics- Spa, -Studio FC & RR associati-, -Demoter- Srl, -Ingegner Arcovito di Paolo Costruzioni-, -Ciaquattropareti-, -Trio-, -Ingegneria e Finanza- Srl) che è senza Dirigenza, da quando il presidente Tanino Caliò (oggi consigliere comunale UdC) si dimise nel settembre 2007. Il passo più impegnativo è la presentazione del Piano industriale, da sottoporre al Consiglio, che conterrà le previsioni progettuali definitive, compreso il piano di spesa e degli espropri (che è un capitolo importante, troppo trascurato). Non è un caso che su questo atto la Società si sia arenata almeno da ottobre 2006.

Nelle foto: uno dei viottoli del Tirone e l’edificio crollato alla base dela scalinata Santa Barbara

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007