Il presidente della commissione regionale antimafia Speziale a Messina per esprimere solidarietà a Mariano Nicotra

Il presidente della commissione regionale antimafia Speziale a Messina per esprimere solidarietà a Mariano Nicotra

Redazione

Il presidente della commissione regionale antimafia Speziale a Messina per esprimere solidarietà a Mariano Nicotra

mercoledì 19 Novembre 2008 - 12:19

Il rappresentante regionale ha partecipato ad un incontro organizzato dalla Fai, Federazione delle Associazioni anti-racket e antiusura italiane e dall'Asam, Associazione messinese anti-racket

«Non abbandoneremo Mariano Nicotra». Questo l’appello unanime lanciato nel corso dell’incontro organizzato dalla Fai e dall’Asam, a seguito dell’agguato intimidatorio ai danni dell’imprenditore edile, anch’egli presente questa mattina,(foto 3) cui ha voluto prendere personalmente parte il presidente della commissione regionale antimafia Lillo Speziale (foto 2)

Una solidarietà “concreta- fatta non solo di parole e dichiarazioni rilasciate alla stampa, quella che il rappresentante del governo regionale, il presidente della Fai Pippo Scadurra ed Antonio Fiore presidente Asam e simbolo della lotta alle estorsioni, hanno tutte le intenzioni di mostrare a Mariano Nicotra. «Sono qui a Messina – spiega Speziale – per farmi personalmente garante di quel processo di lotta alle estorsioni che in Sicilia si sta rendendo possibile anche grazie all’approvazione da parte dell’Ars del ddl n°205 che mira ad aiutare quanti trovino il coraggio di denunciare le minacce del racket»

Speziale che ci tiene a fare anche un particolare plauso a tutte le Forze dell’Ordine della Sicilia, per l’operato che su più fronti stanno portando avanti, non ultima, la cattura, avvenuta proprio ieri, del “cassiere- del Boss Matteo Messina Denaro, e che si stanno spendendo non poco anche nella lotta al fenomeno delle estorsioni. «Venendo qui oggi ho avutola possibilità di conoscere alcuni dati che risulteranno fondamentali ai fini di quell’azione anti-crimine che stiamo cercando di realizzare su tutto il territorio Siciliano ed in particolare a Messina, città che forse più di altri capoluoghi è vittima di una piaga che fatica a cicatrizzare».

E tra i vari provvedimenti al vaglio della commissione anche quello di “favorire- nell’aggiudicazione dei bandi di gara per la realizzazione di un’opera, prima di tutto coloro che hanno il coraggio di denunciare il pizzo, a scapito della loro sicurezza. L’obiettivo secondo il Presidente è quello di creare una fitta rete di norme che possa permettere di “imbrigliare- il fenomeno del racket.

Per far questo sarà ovviamente determinante l’apporto oltre che degli “addetti al settore-, anche e soprattutto del mondo politico. E a tal proposito, il presidente della Fai Pippo Scandurra ci tiene a fare delle precisazioni: «Innanzitutto rivolgo i miei ringraziamenti al questore Mauro, al colonnello Mezzavilla ed al prefetto Alecci che si sono messi subito in moto per tutelare Mariano Nicotra. Non posso però ugualmente esimermi dal riservare qualche dichiarazione nei confronti di una classe politica, sia regionale che locale, che alle parole non ha fatto seguire nulla di concreto. Bisognerebbe invece capire che la bandiera della legalità non ha colore né di destra né di sinistra».

Tutti d’accordo dunque nel non dimenticare Mariano Nicotra, anche quando i “riflettori- della stampa si saranno spenti e soprattutto nell’avere il coraggio di denunciare il pizzo perché, come ribadito Speziale, Scandurra e Fiore, oggi conviene.

Foto di Dino Sturiale

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