La Protezione Civile Comunale prepara la “Settimana della Sicurezza”: i dettagli del programma

La Protezione Civile Comunale prepara la “Settimana della Sicurezza”: i dettagli del programma

La Protezione Civile Comunale prepara la “Settimana della Sicurezza”: i dettagli del programma

lunedì 08 Marzo 2010 - 00:17

Il prossimo 19 aprile verrà simulato un evento sismico del 9° della Scala Mercalli. Il direttore dell’esercitazione Antonio Rizzo: «Testeremo la risposta della cittadinanza e di tutti gli enti coinvolti. Giorno 24 si terrà il bilancio finale». Cliccando su APPROFONDIMENTO il programma completo della settimana

Alle 8.45 del 19 aprile un evento sismico di tipo C corrispondente al 9° grado della Scala Mercalli colpirà Messina. Nessuna funesta premonizione, solo l’ora e il giorno esatti in cui scatterà la prima esercitazione del Piano di Emergenza Comunale (Pec)di Protezione Civile, programmata nel corso della cosiddetta “Settimana della sicurezza”, dal 19 al 24 aprile. Una settimana di prove ed attivazioni di procedure d’emergenza , (in anteprima su APPROFONDIMENTO il programma completo, possibili eventuali modifiche organizzative in corso d’opera), attraverso cui la città dello Stretto, notoriamente una delle zone d’Italia a più alto rischio terremoti, passerà dalla “teoria alla pratica”. Così come previsto dall’Opcm 36/33 del 2007 che fra i vari punti ha disposto la redazione di un piano di emergenza e di una contestuale esercitazione pratica. Il Pec è stato presentato il 17 novembre del 2008 (vedi articolo correlato in basso) per poi essere approvato dalla giunta comunale nella seduta del 12 dicembre.

La prima prova pratica era stata programmata per il novembre del 2009 ma i tragici eventi del primo ottobre hanno purtroppo costretto Messina a fare i conti con la realtà vera e non con quella simulata. «L’inaspettato evento che ha colpito il versante sud della città è stato il primo vero banco di prova – dichiara l’ing. Antonio Rizzo, direttore dell’esercitazione ed esperto dei sindaco per le attività di Protezione Civile –. Sono fatti che non danno certo preavviso ma che al tempo stesso bisogna essere pronti ad affrontare. Per questo non appena superata la fase di prima emergenza per Giampilieri e gli altri villaggi, ci siamo messi a lavoro per organizzare l’esercitazione prevista dal Piano di emergenza coinvolgendo tutti gli enti presenti sul territorio».

Le esercitazioni, programmate dalle 9 alle 12, si terranno dal lunedì al venerdì e di giorno in giorno interesseranno i diversi enti presenti sul territorio. Una simulazione che anche attraverso analisi di tipo statistico e calcoli matematici, tiene conto anche dei potenziali effetti del sisma sull’edilizia cittadina e sulla popolazione: «Si tratta di dati riferimento che ci servono però a capire anche quali interventi, superate le prime 12-24 ore di emergenza, dovrebbero pervenire dall’esterno», afferma Rizzo.

Effetti sulle abitazioni

– Edifici crollati: 4.258 (valore compreso tra i 2.105 e 10.662)

– Edifici inagibili: 31.138 (valore compreso tra i 18.168 e 41.300

Effetti sulla popolazione

– 9.348 i cittadini coinvolti (valore compreso tra i 4.621 e 23.415)

– 7.011 i feriti

– 2.337 i morti

– 69.431 gli sfollati (valore compreso tra i 40.460 e 93.372)

«Abbiamo deciso di “spalmare” le varie prove nell’arco di 5 giorni per riuscire a testare bene tutti i piani di evacuazione e simulazione di possibili conseguenze causate dallo stesso terremoto. Nella giornata di sabato effettueremo poi un bilancio complessivo della settimana. È ovvio che in caso di evento sismico le procedure che attiveremo e proveremo in quella settimana, dovranno invece scattare contemporaneamente: l’obiettivo è appunto che gli ingranaggi della macchina dell’emergenza possano essere funzionali l’uno all’altro». Una sorta di reazione a catena immediata che permetta dunque ai cittadini, superata la prima fase di panico, di capire come muoversi.

«Nel corso della settimana cercheremo di verificare la risposta della cittadinanza e di tutti gli enti coinvolti nell’esercitazione rispettando quanto previsto dal Piano di emergenza comunale, con il coordinamento del Coc di via Acireale (come già accaduto nel caso del 1. ottobre ndr) – spiega Rizzo – La prima fase del Piano, quella cioè della predisposizione in città delle segnaletica per l’individuazione delle aree di emergenza dove vengono svolte le attività di soccorso alla popolazione, è terminata». Il Comune ha infatti indicato 470 “punti di ritrovo”, localizzati ad una distanza non inferiore ai 10 mt dal mare (per ragioni sicurezza in caso di maremoto), in funzione delle 6 Circoscrizioni ed in funzione dello scenario previsto che ne determina il numero degli abitanti coinvolte. Ai cittadini verrà consegnata un’apposita cartografia con indicazioni e percorsi di riferimento:

Segnaletica verde: aree di attesa (342)

Segnaletica rossa: aree di ricovero (122)

Segnaletica gialla: aree di ammassamento (6)

Tra le varie strutture che verranno sperimentate anche le Ucl (Unità di crisi locale), sei presidi operativi, uno per circoscrizione, per predisporre al meglio il sistema dei soccorsi: si tratta di centri che verranno attivati in modo da facilitare comunicazioni e collegamenti con il Centro Operativo Comunale in caso di evento sismico, e che permetteranno altresì un’immediata organizzazione in loco. Di notevole importanza, così come previsto dal Piano di emergenza comunale di Protezione Civile anche l’organizzazione di 14 Posti Medici Avanzati (P.M.A.) allo scopo di assicurare l’assistenza sanitaria alla popolazione tenendo conto dell’attuale distribuzione territoriale delle strutture ospedaliere (Policlinico-Piemonte-Papardo), previsti in coordinamento con le strutture sanitarie quali il 118 la Croce Rossa Italiana, gli enti istituzionali e le Associazioni di Volontariato.

«Per Messina e soprattutto per i cittadini sarà una settimana importante – spiega l’ing. Rizzo – in cui sarà necessaria la massima collaborazione. Dovremo seguire con attenzione ogni fase e capire se sia all’interno che all’esterno delle strutture coinvolte verranno attivate e seguite nel modo corretto tutte le procedure. Durante i “test di sicurezza” – aggiunge Rizzo – verranno inoltre simulati alcuni incidenti causati dal sisma: tra questi nella giornata di lunedì, con la collaborazione di Rfi, si assisterà alla gestione di un’emergenza nella galleria ferroviaria dei Peloritani Area Gazzi, o ancora una gestione dell’emergenza alla stazione centrale. Per la prima volta ci sarà il coinvolgimento pieno di tutte le strutture presenti nel territorio e verrà simulato un piano di evacuazione anche all’interno di un Palazzo di Giustizia».

Di seguito proponiamo l’elenco degli enti coinvolti nelle esercitazioni:

Prefettura, Provincia Regionale, Comune, Dipartimento regionale di Protezione Civile, Università, Azienda Sanitaria (Asp5), Aziende ospedaliere Policlinico-Piemonte-Papardo, Ordine dei Medici, Tribunale, Ufficio scolastico provinciale, Soprintendenza, Museo regionale, Curia Arcivescovile, Ente Teatro, Casa Circondariale di Gazzi, Autorità Portuale, Vigili del fuoco, Forze Armate, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Polizia Municipale, Polizia Provinciale, Forestale, Atm, Amam, Ato, Rfi, Anas, Snam, Enti gestori di telefonia Mobile, Croce Rossa Italiana, Associazioni di volontariato.

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