Recuperati il bottino e la pistola utilizzata per compiere il colpo
Essere arrivati all’ufficio postale di San Filippo Superiore poco dopo il colpo di ieri mattina ha permesso alla Squadra Mobile di individuare i responsabili della rapina da 45mila euro. In manette è finito il 27enne Antonino Villari, mentre al momento è stato solo denunciato a piede libero per concorso in rapina il presunto complice, D.N. un quarantenne del posto. Grazie all’allarme lanciato al 113 da un signora, gli investigatori della Polizia sono arrivati sul posto subito. A indirizzare gli agenti sui responsabili la presenza di un furgoncino abbandonato dall’altra parte del torrente e lasciato con lo sportello aperto. Una circostanza che in breve ha portato i poliziotti ad un panificio. Qui la titolare ha fornito un dettaglio importantissimo all’individuazione dei responsabili, perché ha raccontato agli agenti che poche ore prima del colpo all’ufficio postale, il quarantenne denunciato , le aveva chiesto le chiavi dell’appartamento in disuso sopra il panificio. Richiesta che la donna non aveva accolto. Ma quando i poliziotti hanno chiesto alla titolare di mostrare queste chiavi, la donna si è accorta che non le aveva più. Gli agenti si sono quindi precipitati nell’appartamento al piano di sopra e da una delle finestre ha fatto capolino l’arrestato. Alla vista della Polizia Villari ha tentato la fuga sui tetti delle abitazioni vicine è poi entrato in colluttazione con gli agenti che lo inseguivano ed infine è stato arrestato. Nell’appartamento sopra il panificio recuperato l’intero bottino del colpo, 45 mila euro ancora custoditi nella busta della Securtrasport dentro cui erano stati recapitati all’ufficio postale. Ritrovata anche la pistola utilizzata per compiere la rapina. una Smith&Wesson calibro 38 special a canna lunga, con il caricatore al completo e la matricola intatta. Sull’arma sono in corso accertamenti.
Proprio impugnando la pistola i due uomini ieri mattina hanno fatto irruzione nell’ufficio postale e hanno fatto uscire i 20 clienti in fila. Indossavano delle tute da imbianchino e avevano il volto coperto da un casco ed un passamontagna. L’uomo disarmato aveva con sé una scala, una scopa e un flex che ha utilizzato per arrampicarsi, forare il pannello divisorio e aprire la porta antipanico che conduce agli uffici dove è custodita la cassaforte. Una volta dentro hanno aperto la cassaforte e razziato il denaro. Sono quindi fuggiti verso il torrente. Proprio qui sono stati cercati dalla Squadra Mobile e individuati.
Le indagini proseguono per capire se i due siano responsabili di altri colpi compiuti sempre all’ufficio postale di San Filippo con modalità molto simili.
