Prima l'incontro dei rappresentanti regionali con i sindaci del comprensorio tirrenico-nebroideo, a seguire confronto con le parti sociali per fare il punto sulla complessiva situazione di emergenza in cui versa la provincia peloritana. Sul bando di gara per l’affidamento dei servizi voluto dall’Ato3, duro il dirigente Emanuele: se si procede con la pubblicazione Ruggeri potrebbe anche essere rimosso dal suo incarico di commissario liquidatore
Giornata di dibattiti questa mattina alla Regione per discutere della complicata situazione del sistema rifiuti nella provincia messinese, caos peraltro alimentato dal passaggio di gestione, come previsto dalla normativa regionale, dalle società d’ambito alle Srr in via di costituzione. Primo appuntamento in agenda, l’incontro tra l’assessore regionale Giosuè Marino e i dirigenti Vincenzo Emanuele e Domenico Michelon (soggetto attuatore dell’ufficio del Commissario per l’Emergenza Rifiuti Domenico) e i sindaci del comprensorio dell’AtoMe2, che come anticipato già nel corso dell’occupazione della sala consiliare a Palazzo dei Leoni, erano in attesa di risposte certe. A tal proposito il dirigente Emanuele, ha dato rassicurazione che entro mercoledì potrebbero essere messi in pagamento i mandati alle imprese che dovranno provvedere al pagamento delle spettanze dei lavoratori. Confermate dunque le condizioni dell’accordo raggiunto lunedì scorso (vedi articolo correlato in basso). I sindaci infatti questa mattina sono tornati a chiedere soluzioni che non si limitano ai 30 giorni dell’emergenza ma che possano garantire il servizio fino alla costituzione delle nuove Srr che, seconda la riforma regionale, dovranno sostituire le società d’ambito nella gestione del sistema di raccolta rifiuti. Tra le ipotesi prospettate, come già anticipato, la riscossione diretta della tassa di riscossione e quindi un controllo diretto da parte delle amministrazioni. In tal senso i primi cittadini presenti, hanno chiesto alla Regione di ottenere attraverso la Serit un’anticipazione per le somme loro dovute.
A seguire la segretaria generale della Fp Cgil Clara Crocè e il segretario provinciale Carmelo Pino, hanno incontrato Marino, Emanuele e Michelon, per analizzare la grave situazione in cui versa tutta la provincia di Messina, chiedendo continuità del servizio sia a tutela delle maestranze che dei cittadini di quell’ambito. Sullo stato dell’ AtoMe4, il sindacato ha denunciato all’Assessore ciò che potrebbe accadere a causa del comportamento di molti comuni che non riversano allo stesso le somme di propria competenza per i servizi loro resi.
Spostandoci in città, invece, Crocè e Pino hanno rimarcato il comportamento tenuto dal Commissario Liquidatore dell’AtoMe3, Antonio Ruggeri, il quale si appresta a pubblicare, entro il 30 Aprile, il bando di gara per l’affidamento dei servizi di igiene ambientale. I sindacati hanno infatti chiesto chiarimenti in merito alla competenza del Commissario Liquidatore ad emanare un bando di gara per la esternalizzazione dei servizi di igiene ambientale. A tal proposito, particolarmente duro il Dirigente Generale Emanuele, che ha sostenuto, qualora il commissario Liquidatore Ruggeri dovesse pubblicare il suddetto bando di gara, disattendendo così alle determinazioni dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità, la possibilità di una sua rimozione proprio dall’incarico di commissario. Provvedimento analogo potrebbe essere adottato nei confronti del Commissario Liquidatore dell’AtoMe2 Salvatore Re, che, peraltro, il bando lo ha già pubblicato.
