S. Agata Militello. AtoMe1 a rischio 230 lavoratori

S. Agata Militello. AtoMe1 a rischio 230 lavoratori

Redazione

S. Agata Militello. AtoMe1 a rischio 230 lavoratori

venerdì 19 Dicembre 2008 - 11:05

I sindaci dei comuni ricadenti nell'AtoMe1 scrivono al presidente Lombardo, al ministro Prestigiacomo e al prefetto Alecci

La Cns di Bologna, capofila degli Ato -Nebrodi Ambiente-, che gestisce l’Ato Me 1 ha annunciato nel corso dell’incontro tenuto all’Ufficio provinciale del lavoro di Messina, di non volere più continuare il rapporto di lavoro con la società d’ambito e quindi di voler sciogliere il contratto. La Cns è convinta che più si va avanti e più drammatica diventa questa situazione. Martedì prossimo, grazie ad un versamento dell’Ato di centomila euro e di una parte d’anticipo della Cns, verrà corrisposta una sola mensilità agli operai.

I giorni, intanto, passano e la situazione dell’Ato Messina 1 rifiuti si complica sempre di più. Una realtà drammatica che sa dell’inverosimle. L’immondizia, ha ormai trasformato le strade in vere discariche a cielo aperto; la discarica, quella di Mazzarrà che, prima per scelta ora a causa dei danni del maltempo, resta chiusa. Continua lo stato di agitazione dei dipendenti della -Nebrodi Ambiente- e del gruppo Fasteco , ancora presidiato, infatti, l’edificio con gli uffici dell’Ato di Sant’Agata Militello. Sono tenaci e non desisteranno, gli operai, ancor più ora che rischiano di perdere il posto di lavoro.

Con questo duro comunicato, inviato al presidente della Regione Lombardo, al prefetto Alecci, al ministro dell’Ambiente Prestigiacomo e ad altre autorità regionali e nazionali, i sindaci dei comuni di Capri Leone, Sant’Agata Militello, Capo d’Orlando, S. Salvatore di Fitalia, S. Marco d’Alunzio, Galati Mamertino, Longi, Mirto, Frazzanò, Tortorici, Castell’Umberto, Ficarra, e Torrenova, esprimono la loro vicinanza ai dipendenti e al tempo stesso ai cittadini da loro amministrati: «E’ mortificante per noi amministratori guardare le strade dei nostri centri storici invase dall’immondizia e avere la consapevolezza della nostra impotenza nel non poter assumere alcuna decisione risolutiva del problema; è ancora peggio vedere che tutto questo avviene nella più totale indifferenza della Istituzioni competenti a trovare soluzioni. Non si tratta di salvare la faccia ma di evitare che la gravità della situazione degeneri in eclatanti e vibranti forme di protesta per paventati rischi di carattere igienico-sanitario e ambientali». Alta, dunque, resta la tensione per la critica situazione dell’AtoMe1.

Alberto Visalli

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED