Con una nota il sindaco ha ricordato che il 31 maggio scadranno le convenzioni con gli alberghi. Sabato scorso convegno sull’importanza del geologo nella Protezione civile
E adesso? Sono trascorsi più di cento giorni da quando, a metà febbraio, San Fratello è iniziata a sparire. Le frane dei nebrodi fanno sentire ancora i loro echi, le somme stanziate dalle istituzioni per superare l’emergenza arrivano col contagocce, le certezze sono poche, pochissime, mentre la burocrazia con la quale fare i conti è davvero tanta. A tutto questo si è aggiunto un fatto nuovo: il sindaco Salvatore Sidoti Pinto, con nota datata il 17 maggio, ha informato tutti gli sfollati ospitati negli alberghi che il 31 maggio scadrà la convenzione con le strutture e quindi, entro quella data (cioè, da oggi, entro una settimana), dovranno provvedere a trovare casa. «Qualora per problemi logistici fosse impossibilitata a provvedervi, la S.V. è pregata a informare il Comune per concordare un’idonea soluzione», così il Comune viene “incontro” agli sfollati. Sono circa 200 le persone che da ormai tre mesi vivono negli alberghi di Acquedolci, Sant’Agata Militello, Torrenova e Caronia. Occupando posti che, inutile negarlo, nel giro di poche settimane entreranno nel mirino dei turisti, essendo alle porte l’alta stagione. Sarà questo il motivo per cui la scadenza della convenzione suggerisce di trovare altra sistemazione? In ogni caso gli sfollati adesso hanno una certa fretta. E paura.
Intanto sabato, sempre a San Fratello, si è tenuta la 37. giornata di studi organizzata dall’Ordine regionale dei geologi di Sicilia, sul tema: “Il ruolo del geologo nella Protezione Civile – la gestione dell’emergenze, previsione e prevenzione”. Dopo l’introduzione del rappresentante dell’Ordine Enzo Pinizzotto, che ha rimarcato l’accordo di collaborazione tra Protezione civile regionale e Ordine dei geologi, siglato la scorsa domenica con il presidente della Regione Raffaele Lombardo, il sindaco Sidoti Pinto ha sottolineato l’importanza dell’incontro descrivendo la sua testimonianza nella fase emergenziale, di monitoraggio e di ricostruzione come primo responsabile di protezione civile sul territorio comunale. Sono intervenuti, tra gli altri, il direttore del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Messina, prof. Giancarlo Neri, i deputati nazionali Ferdinando Latteri (Mpa) e Vincenzo Garofalo (Pdl), il presidente dell’associazione di Geologi emiliani, Fabio Parmeggiani, il geomorfologo dell’Università Roma Tre, Claudio Puglisi, Riccardo Rasà e Paolo Pino dell’Università di Messina.
A seguire gli interventi del Direttore del Prof. Giancarlo Neri e dei deputati nazionali Ferdinando Latteri (MPA), e Vincenzo Garofalo (PDL), protagonisti concreti dei rapporti tra Governo e Regione e promotori di importanti riconoscimenti attribuiti alla figura del geologo, a partire dall’audizione in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati il 12 gennaio 2010. Fabio Parmeggiani, presidente dell’Associazione di Geologi Emiliani, ha descritto le attività dell’associazione, tra le prime in Italia nate per sancire il legame indispensabile tra i professionisti e il Dipartimento di Protezione Civile, il responsabile del servizio Rischi idrogeologici e ambientali della Protezione civile Giuseppe Basile e il geologo Michele Orifici. La giornata di studi è proseguita con l’escursione sui luoghi del disastro che ha colpito San Fratello e Caronia.
