Il sindacato OrSA sta con la rete No Ponte: «Un no convinto e motivato»

Il sindacato OrSA sta con la rete No Ponte: «Un no convinto e motivato»

Il sindacato OrSA sta con la rete No Ponte: «Un no convinto e motivato»

lunedì 26 Maggio 2008 - 11:05

Le priorità secondo Fusco e D'Orazio: «Dimezzamento dei tempi di attraversamento, potenziamento della portualità, ammodernamento delle flotte, metropolitana del mare, sicurezza della navigazione».

Più passano i giorni, più il nuovo governo Berlusconi parla di Ponte sullo Stretto, e più cresce il dibattito sull’opera, che dopo l’accantonamento poco convinto del governo Prodi, torna di estrema attualità. In attesa dell’incontro del 4 giugno, è il sindacato OrSA Navigazione a prendere posizione, con la delegata per Messina Francesca Fusco e il segretario regionale di settore Nino D’Orazio.

«Un’organizzazione come l’OrSA – si legge in una nota – nata per la difesa dei diritti dei naviganti dello Stretto, non può che collocarsi naturalmente dalla parte di chi si oppone alla propaganda demagogica di un’infrastruttura improponibile che non sarà mai realizzata ma servirà come alibi per completare lo smantellamento del traghettamento già in atto da un decennio. Il radicamento fra i lavoratori dello Stretto ci consente di esprimere un No al Ponte scevro da posizioni preconcette e arricchito da concrete proposte alternative avanzate da tecnici del settore. Il Nostro NO è convinto e motivato, diverso dall’incerta posizione del governo uscente che ha consentito l’attuale riproposizione dell’attraversamento stabile per non aver saputo concretizzare l’ottimizzazione del servizio di traghettamento e abbandonando l’area dello Stretto alla manifesta incompetenza dell’ex Ministro dei trasporti Alessandro Bianchi

«Eviteremo di sfondare porte aperte – prosegue la nota – soffermandoci sull’inutilità di un’opera dannosa per l’ambiente che prevede la distruzione di quartieri storici di Messina come Ganzirri e Torre Faro che verrebbero spazzati via dai pilastri di sostegno dell’eco mostro, concentreremo la nostra azione sulla proposta di ottimizzazione e velocizzazione del traghettamento per uno sviluppo in linea con la vocazione marinara di Messina che non può abbandonare una bellezza naturale come lo Stretto alla desertificazione del cemento mafioso. E’ un clamoroso controsenso per una città costiera puntare allo sviluppo costruendo strade bitumate sul mare, il Ponte non è sviluppo, non è lavoro, non è una soluzione per la precarietà; i messinesi vogliono lavorare sul mare, per il mare e con il mare; i diktat provenienti da Arcore, da Catania e da Barcellona pozzo di Gotto, non possono soffocare la volontà dei messinesi che hanno dimostrato ampiamente il loro No al Ponte riempiendo più volte le piazze con manifestazioni di massa che assumono un valore ben più alto e democratico di ogni proposta di referendum».

Le possibili alternative: «Punto Franco, dimezzamento dei tempi di attraversamento, potenziamento della portualità, ammodernamento delle flotte, metropolitana del mare, sicurezza della navigazione, Direzione Marittima dello Stretto… Sono queste le proposte dell’OrSA che il 4 giugno dettaglieremo ai cittadini in occasione dell’incontro con la Rete No Ponte».

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