La delibera per l’aggiornamento del Piano Opere Pubbliche è stata girata al consiglio, che “rischiava” di aggiornarlo nel silenzio, mettendo a repentaglio perfino il finanziamento. C’è chi chiede le dimissioni del dirigente provinciale al ramo. Quello che è certo, è che serve chiarezza
Prima che cadesse il numero legale sul prelievo della delibera riguardante il futuro di Feluca, a palazzo dei Leoni è andato a vuoto anche il tentativo di affrontare una vicenda poco chiara riguardante la Sp 25 Roccalumera-Mandanici, ma più in generale il quadro dei lavori sulle strade provinciali. Quello che è successo è semplice: lo scorso 1 febbraio il consiglio provinciale vota l’aggiornamento del Piano Strade, che prevede l’inserimento di quattro nuovi interventi in sostituzione del n.14 sulla strada a scorrimento veloce Patti-S.Piero Patti, bocciato dalla Regione Siciliana nel marzo del 2010. “Sostituzione” dunque che arriva già in ritardo in virtù dei tempi lunghi con cui gli uffici tecnici della Provincia trasmettono all’aula l’atto di rimodulazione. I 9 milioni di euro di fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti stanziati per la viabilità secondaria sono salvi, ma a distanza di mesi c’è qualcosa che non va.
Tra i progetti per queste quattro strade inserite nell’elenco c’è quello previsto per la Sp 25 Roccalumera-Mandanici, nello specifico la realizzazione di una galleria paramessi per la protezione dell’arteria. Valore complessivo dell’intervento 2.785.000 euro. I dubbi sorgono oggi, quando si scopre che nell’aggiornamento del Triennale Opere Pubbliche quei lavori previsti da sempre sotto forma di galleria diventano “progetto preliminare per la realizzazione di un intervento di protezione caduta massi”, per la stessa cifra. Un passaggio che potrebbe mettere a rischio anche il trasferimento delle risorse provenienti da Roma e per tramite della Regione poi indirizzate a Messina, in quanto il progetto nuovo non sarebbe conforme alla scheda preliminare allegata al Piano Strade. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti chiede infatti che il responsabile del Piano per la programmazione e la realizzazione di interventi di ammodernamento e potenziamento della rete stradale secondaria renda dichiarazione che il singolo intervento (in questo caso quello sulla Sp 25) sia conforme ai lavori previsti nella scheda riepilogativa dell’intervento allegata al piano.
Cosa è successo davvero? Forse l’ufficio della Provincia si è reso conto di non essere capace di programmare con le proprie forze interne la galleria e ha direttamente deciso di modificare l’intervento? Si cerca di mantenere a palazzo dei Leoni la definizione dell’intervento per guadagnare qualcosa in più (2%) e non “esternalizzare” lo stesso? Il “pacco” di prendere la decisione, con il voto dell’aggiornamento del Triennale, era stato girato al consiglio, ma il gioco potrebbe saltare. Pippo Lombardo, presidente della III commissione provinciale che si occupa di strade, ha chiesto ieri in aula l’immediata rimozione del dirigente al ramo. Al di là delle prese di posizioni più o meno provocatorie, serve comunque chiarezza su una situazione che potrebbe rappresentare la punta di un iceberg pronto ad esplodere.
Mentre in corso Cavour tante cose restano nell’ombra infatti, da più parti del territorio vengono chiesti interventi immediati da parte della Provincia per situazioni di emergenza in molte strade provinciali. Anche a seguito di lavori ultimati ma già da rifare. Si discute di soldi ma soprattutto della sicurezza dei cittadini. E da scherzare c’è veramente poco.
