Troppe incertezze a Messinambiente: mercoledì sit-in sotto la sede dell’Ato3, il 6 maggio sciopero generale

Troppe incertezze a Messinambiente: mercoledì sit-in sotto la sede dell’Ato3, il 6 maggio sciopero generale

Troppe incertezze a Messinambiente: mercoledì sit-in sotto la sede dell’Ato3, il 6 maggio sciopero generale

venerdì 08 Aprile 2011 - 14:57

Le manifestazioni indette dalla Fp Cgil dopo l’interlocutoria assemblea di ieri con l’amministratore unico Di Maria

Tira aria di tempesta a Messinambiente. Se la situazione era già precaria di suo, il decreto ingiuntivo da 6 milioni di euro che ha messo in ginocchio la società dei rifuti ha peggiorato il tutto. E si va verso lo sciopero. Ieri, infatti, si è tenuta la riunione tra le organizzazioni sindacali e l’amministratore unico Armando Di Maria per discutere sia del tentativo di conciliazione sul pagamento dello stipendio relativo al mese di marzo, sia dell’attuale situazione societaria. In merito al primo punto, informa il segretario della Fp Cgil Clara Crocè, il tentativo di conciliazione è stato esperito negativamente in quanto l’amministratore Di Maria ha comunicato che al momento l’azienda non è in grado di dare una data certa per il pagamento degli stipendi. E questo, ma era prevedibile, anche a causa del decreto ingiuntivo notificato dalla società Nebrodi Ambiente che blocca, di fatto, qualsiasi tipo di pagamento. Nei prossimi giorni, a questo proposito, dovrebbe tenersi l’incontro convocato dal prefetto Francesco Alecci sia con Messinambiente che con Nebrodi Ambiente, con l’obiettivo di cercare una soluzione che possa consentire il pagamento degli stipendi e la continuazione dell’attività dell’azienda.La Fp Cgil ha proposto, qualora non si dovesse trovare una soluzione al tavolo prefettizio, che l’Ato3 paghi direttamente i lavoratori, in quanto creditori privilegiati. Una soluzione, questa, che sembrerebbe non aver trovato un muro di gomma, in via Cavalieri della Stella, anche se è un’ipotesi tutta da valutare. In merito al secondo punto posto all’ordine del giorno, relativo all’ingarbugliata attuale situazione societaria, la riunione è stata rinviata a data da destinarsi stante l’assenza dei segretari generali degli altri sindacati.

Visto il quadro non certo roseo, la Fp Cgil ha dunque indetto per mercoledì 13 aprile, dalle 10 alle 12, un sit-in davanti ai locali dell’Ato3, per rivendicare il pagamento degli stipendi, «per dire no al bando di gara che privatizza il servizio dell’igiene ambientale». Sarà questa l’anticamera allo sciopero generale del 6 maggio, indetto sempre dalla Fp Cgil, «per dire basta alla precarietà, all’incertezza del pagamento degli stipendi, all’incertezza del futuro occupazionale dei lavoratori».

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