Troppo pochi gli autobus in circolazione: così la Regione si riprende i soldi dati all’Atm

Troppo pochi gli autobus in circolazione: così la Regione si riprende i soldi dati all’Atm

Troppo pochi gli autobus in circolazione: così la Regione si riprende i soldi dati all’Atm

sabato 12 Marzo 2011 - 10:24

Le spiegazioni del dg Conte rispetto al problema sollevato da Ugl, Cub e Orsa sui contributi della Regione. «E ci hanno chiesto indietro pure quelli del 2007»

L’Atm è al collasso, al capolinea, scrivevano pochi giorni fa i rappresentanti sindacali di Ugl, Cub e Orsa. Una considerazione che più volte è stata fatta, da più parti. Noi stessi abbiamo tracciato un quadro dell’azienda trasporti a dir poco drammatico, col conforto (o forse sarebbe meglio dire sconforto) dei numeri. Ma il direttore generale dell’Atm, Claudio Conte, pur consapevole delle difficoltà in cui versa l’azienda, ci tiene a chiarire alcuni punti sul problema specifico sollevato da Ugl, Cub e Orsa: quello dei contributi regionali per il chilometraggio del gommato. «Corrisponde al vero, in base a quanto notificato dalla Regione – afferma Conte – che i contributi di legge sono stati drasticamente ridotti. Ciò però non presenta alcuna connessione con l’inchiesta giudiziaria sui cosiddetti “chilometri gonfiati”. In realtà la Regione, per il 2009, sta procedendo solo oggi al recupero a conguaglio delle somme anticipate nel corso della predetta annualità, in quanto i consuntivi chilometrici elaborati dall’Atm, ovviamente in tempi successivi su richiesta della stessa Regione, sono risultati inferiori alle medie degli anni precedenti. Medie chilometriche che avevano originato le anticipazioni corrisposte nel 2009. E’ di tutta evidenza, quindi, che il lamentato abbattimento della contribuzione regionale è direttamente ed esclusivamente collegato alla minore produzione chilometrica aziendale, rispetto alle medie degli anni precedenti». Insomma, meno autobus circolano, meno chilometri vengono percorsi, meno soldi arrivano dalla Regione. Che oggi si riprende quelli che aveva anticipato, “confidando” nella buona lena dell’azienda di via La Farina.

«Appare addirittura superfluo, a questo punto – afferma Conte – evidenziare che tale progressiva diminuzione negli anni della produzione chilometrica è da ricercarsi sia nella ultradecennale mancanza di investimenti della proprietà nel core-business (cioè nell’acquisto di autobus per il rinnovo della flotta ormai obsoleta), e sia nella nota crisi di liquidità che ha soffocato la normale (ma onerosa) manutenzione dei nostri vecchi autobus». Il direttore generale, però, vuole stoppare ogni strumentalizzazione di sorta: «Si rappresenta che, a seguito di analoga polemica sorta circa un anno fa in relazione ai recuperi a conguaglio che la Regione sta effettuando in relazione ai consuntivi chilometrici del 2008, (anche questi risultati inferiori rispetto all’anticipazione regionale), l’azienda aveva già prodotto un esposto all’Autorità Giudiziaria contro chi circa un anno fa ha diffuso notizie false agli Organi di Informazione evidentemente ignari».

Ma il problema potrebbe essere anche più vasto di quello attuale. Conte, infatti, segnala «a parziale conforto delle tesi del sindacato, che oggi la Regione ha richiesto anche i consuntivi chilometrici del 2007, sui quali saranno operati i dovuti conguagli in più o in meno rispetto ai contributi che la Regione erogò nel 2007». Però «non corrisponde al vero che sia stata pianificata una riduzione delle corse del tram. Risulta invece che la direzione della tranvia sta operando una ulteriore ottimizzazione dei costi dei turni di servizio, peraltro doverosa. Solo l’ulteriore protrarsi della attuale indefinizione della situazione finanziaria dell’Atm potrà veramente pregiudicare l’attuale livello dei servizi erogati». Un’eventualità, purtroppo, che non è poi così peregrina.

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